Si è conclusa con successo la sesta migrazione degli ibis eremita guidati dall’uomo. Un progetto Life+ cofinanziato dall’Ue che da ormai sei anni aiuta questi uccelli migratori – costretti all’estinzione in Europa dall’uomo circa 4 secoli fa – a imparare nuovamente la rotta migratoria tra il lago di Costanza, in Germania, dove trascorrono l’estate e il sito di svernamento di Orbetello, in Italia. “Non siamo mai arrivati così presto alla meta, non abbiamo mai volato così in alto e non abbiamo mai realizzato tappe così ravvicinate”, dicono al Waldrappteam, l’associazione austriaca che coordina i viaggi dello stormo di uomini e uccelli. L’ultima di 5 tappe per percorrere i 1.800 chilometri di migrazione è durata 151 km, percorsi in 3 ore e 9 minuti: ora i 29 ibis e le due mamme adottive a bordo di due ultraleggeri a motore hanno raggiunto la costa toscana.
La VI Migrazione Guidata dall’Uomo – in realtà a bordo degli ultraleggeri ci sono appunto due donne, le “mamme volanti” Anne-Gabriela Schmalstieg e Helena Wehner – per la reintroduzione in natura dell’ibis eremita conclude il progetto Life+ 2014-2019 “Reason for hope” ma il gruppo di ricercatori austriaci ha lavorato al progetto sperimentale per 14 anni. “Stiamo lavorando perché quest’esperienza decennale non si esaurisca e perché l’application che abbiamo presentato alla Comunità Europea possa venire accolta, in modo che un nuovo Life+ possa essere inaugurato il prossimo anno”, spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto. “Da qui continueremo a monitorare via gps i circa 150 esemplari di ibis eremita che ora sono presenti al sito di svernamento, parte dei quali in primavera saranno in grado di percorrere la rotta di migrazione in senso inverso, autonomamente”.