Operazione “Crudelia”: traffico di cuccioli, 3 misure cautelari e 11 indagati

I carabinieri forestali di Reggio Emilia hanno eseguito tre misure cautelari di divieto di dimora e di espatrio, nell’ambito di un’inchiesta con altri undici indagati che ha scoperto una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di animali da compagnia, maltrattamento di animali, frode in commercio, falsità in atti e truffa. In corso anche perquisizioni e sequestri nelle province di Reggio Emilia, Piacenza, Ravenna, La Spezia, Grosseto, Bergamo e Monza. I provvedimenti dell’operazione ‘Crudelia’, dal nome della cattiva del film ‘La Carica dei 101’ arrivano da un’indagine del 2017 a seguito di controlli su strada e sequestri di centinaia di cuccioli di cane di razze pregiate, introdotti illecitamente in Italia.

PETRALIA SOPRANA: CUCCIOLI ABBANDONATI SALVATI DAI CARABINIERI

IL GOVERNO: MALTRATTAMENTI DIFFUSI IN TUTTO IL PAESE, INASPRIREMO LE PENE

I dettagli, in una conferenza stampa alle 11 nell’aula informatica della stazione carabinieri forestali di Reggio Emilia. “Bella operazione dei carabinieri forestali, lavoriamo per inasprire le pene e aumentare i controlli nei confronti di chi maltratta gli animali” hanno detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini e Gianluca Perilli, vice-capogruppo M5s al Senato, che ha aggiunto: “L’operazione ‘Crudelia’ conferma ancora una volta di più che il maltrattamento degli animali rappresenta una piaga diffusa nel nostro paese”.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE – AGGIORNAMENTO DELLE 20.30

“Crudelia” è una donna slovacca di 29 anni: è lei il capo della banda di trafficanti di cuccioli fermata oggi con un’operazione dei carabinieri forestali di Reggio Emilia insieme ai colleghi di Piacenza, Ravenna, La Spezia, Grosseto, Bergamo e Milano. Sono stati sequestrati 108 i cuccioli di cane, che si aggiungono ai 129 già requisiti grazie a controlli su strada dal 2017 in poi, quando sono scattarono le indagini a seguito di altri sequestri da parte della Polstrada di Amaro (Udine) e Pordenone. Animali di razza pregiata, dai bulldog francesi e inglesi ai maltesi fino a chihuahua, shiba-inu, carlini, barboncini e volpini acquistati illegalmente nei Paesi dell’Est Europa a poche centinaia di euro e poi rivenduti anche a prezzo quintuplicato. Un traffico illecito che fruttava un giro d’affari fino a mezzo milione di euro. Tre le persone sottoposte a misura cautelare, divieto di espatrio e di dimora in nove regioni del centro nord: la già citata 29enne slovacca ritenuta a capo del gruppo, il padre 54enne, che risulta irreperibile e il coniuge, un 37enne di origini napoletane, tutti residenti o domiciliati nel reggiano accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di animali da compagnia, maltrattamento di animali, frode in commercio, falsità in atti e truffa. Altri 11 sono indagati (due napoletani e una cilena residenti a Reggio Emilia, uno di Taranto ma residente a La Spezia, due residenti a Piacenza, due a Monza, uno a Grosseto, uno a Bergamo, un uomo originario di Cesena, ma residente a Ravenna) coinvolti a vario titolo negli illeciti commessi.

COLDIRETTI: UN BUSINESS DA 300 MILIONI L’ANNO – AGGIORNAMENTO DELLE 20.30

Il traffico illegale di cuccioli vale 300 milioni di euro l’anno, con oltre 400 mila cani e gatti importati dall’estero per essere venduti sul mercato nero a prezzi che oscillano tra i 60 e i 1.200 euro. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti sull’ultimo Rapporto Agromafie, in relazione all’operazione Crudelia dei Carabinieri forestali di Reggio Emilia. Il traffico di animali, spiega Coldiretti, è uno dei fenomeni malavitosi a maggior impatto sociale, visto che una casa italiana su tre (32%) ne ospita almeno uno, per un totale di oltre 14 milioni tra cani e gatti. Quelli che arrivano con la tratta clandestina, sottolinea Coldiretti, sono di solito cuccioli di poche settimane, quasi sempre non svezzati e senza microchip d’identificazione richiesto dalla legge. Questi esemplari, spesso imbottiti di farmaci per farli apparire in buona salute, vengono introdotti nel territorio nazionale accompagnati da una documentazione contraffatta che ne attesta la falsa origine italiana e riporta trattamenti vaccinali e profilassi mai eseguiti. Si tratta di un commercio che talvolta si realizza con la complicità di allevatori e negozianti italiani, che riciclano gli animali di provenienza illegale, costituendo un danno per tutti. (foto d’archivio)

 

  • Vitalone Rosaria |

    Sarei interessata x adottare un cucciolo

  • Vitalone Rosaria |

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  • Cinzia |

    Vorrei avere informazioni su come poter adottare un cucciolo. Grazie

  • Cinzia |

    Vorrei avere informazioni su come poter adottare un cucciolo. Grazie

  • Carlo |

    Urge inasprire le pene. Non è civilmente sopportabile leggere ogni giorno di traffici ignobili di questo genere, maltrattamenti vari e sapere che i maledetti………… una volta individuati, vengono condannati ad una “multina” e non si faranno neanche un giorno di galera!!!

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