Sei cani salvati dall’annegamento a Leland, in Carolina del Nord, Usa, dove l’uragano Florence ha colpito duro, provocando 35 vittime tra le due Carolina e il Maryland e lasciando milioni di persone fuori casa. A testimoniare l’intervento dei due ex marines texani Ryan Nichols e David Rebollar il 16 settembre c’era un fotografo Reuters, Jonathan Drake. I soccorritori sono intervenuti nella cittadina allagata utilizzando un barchino che si sono portati da casa, percorrendo mille miglia (1.600 km), per dare una mano. “Un mio collega e io – racconta Drake – ci siamo uniti a Nichols sulla barca e ci siamo diretti verso la chiesa di Leland, circa 300 metri più avanti. Lì abbiamo sentito un abbaiare persistente provenire dal retro di una proprietà. Con l’acqua fino alle ginocchia siamo arrivati davanti a una gabbia con dentro tre cani: due sulle zampe posteriori, l’altro a quattro zampe con la testa appena fuori dall’acqua. Stavano tremando, terrorizzati e disperati”. Una volta aperto il box non tre ma sei cani sono saltati fuori, nuotando e saltando, dirigendosi verso un terreno asciutto. “Ho seguito l’azione tenendo la macchina fotografica a pelo d’acqua, per rendere meglio il punto di vista dei cani”, spiega il fotografo. Dopo averli rifocillati, i soccorritori hanno lasciato i sei quattrozampe sul terreno sopraelevato con un sacco di cibo e si sono dedicati ad altri interventi, comunicando la posizione dei cani alle autorità locali. Il giorno dopo, il proprietario degli animali ha detto a Drake che aveva dovuto abbandonare i cani per evacuare in fretta con i bambini piccoli ma che la persona da lui inviata a controllare i cani era stata fermata dalle autorità per il rischio inondazioni. (foto Jonathan Drake/Reuters: sopra, Nichols interviene e salva i cani, lasciati poi, foto sotto, al sicuro in una zona asciutta)
These heroes rushed in to save the dogs who were left alone in the hurricane ❤️ (via @peta + @ruptly) pic.twitter.com/V0GFgC2Ibt
— The Dodo (@dodo) September 19, 2018