Milano torna a ospitare la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo. Le cento immagini premiate nel 2017 al Wildlife Photographer of the Year, il concorso indetto dal Natural History Museum di Londra, saranno esposte negli spazi della Fondazione Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67, dal 5 ottobre al 9 dicembre 2018. La 53esima edizione, dedicata alla salvaguardia del pianeta, è stata vinta dal fotografo sudafricano Brent Stirton, che ha ritratto un rinoceronte appena colpito e mutilato del suo corno all’interno del Parco Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana. “La foto ‘Monumento alla specie’, di forte impatto emotivo e di grande profilo artistico, documenta con estrema crudeltà il dramma del bracconaggio al rinoceronte per vendere i loro corni al mercato nero. Stirton ha dichiarato di aver visto almeno altre trenta scene di questo tipo durante il suo reportage all’interno della riserva”, spiegano gli organizzatori dell’Associazione culturale Radicediunopercento. Qui su 24zampe una photogallery delle foto più belle.
GLI ITALIANI PREMIATI
Cinque gli italiani premiati al Wpy: Stefano Unterthiner si è aggiudicato due premi da finalista, nella categoria The Wildlife Photojournalist Award: Story, con la serie di foto “Salvare gli yaki”, e in Natura Urbana, con “Gatto all’attacco”; sono arrivati finalisti Marco Urso nella categoria Mammiferi con “Aspettativa”, Hugo Wasserman in Natura urbana con “Fuori pista” e Angiolo Manetti in Ambienti Terrestri con “Pitture nel deserto”. La giovanissima Ekaterina Bee ha vinto nella categoria fino a 10 anni con la foto “Nella presa dei gabbiani”. Esposte anche le foto finaliste e vincitrici delle 16 categorie del premio che ritraggono l’incredibile biodiversità esistente sulla Terra, mostrandone i lati più nascosti e misteriosi, scelte tra oltre 50mila scatti realizzati da fotografi professionisti e non, provenienti da 92 paesi, selezionati da una giuria internazionale di esperti, in base a creatività, valore artistico e complessità tecnica.
LE ALTRE FOTO E QUALCHE CURIOSITA’
Il premio per il miglior scatto della categoria giovani è andato all’olandese Daniël Nelson con “La bella vita” (nella foto sopra): un gorilla felicemente sdraiato e intento a mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane nel Parco Nazionale di Odzala, nella Repubblica del Congo. La sezione Young Wildlife Photographers è dedicata ai giovani fotografi, sempre sorprendenti, fino a 10 anni, da 11 a 14 anni e da 15 a 17 anni. Un’apposita sezione è poi dedicata al racconto degli scatti squalificati dalla giuria: la serietà del concorso si deve al rispetto assoluto delle regole e nell’edizione 2017 la foto di Marcio Cabral “Il razziatore notturno” è stata ritirata perché “altamente probabile” che sia stata creata utilizzando un formichiere impagliato. Ugualmente nell’edizione 2009 venne escluso lo scatto “Il lupo che salta” di José Luis Rodriguez per via dell’inchiesta sul probabile impiego di un lupo addestrato. Alla mostra è possibile fare un’esperienza di “realtà virtuale immersiva” con un visore RV di ultimissima generazione che trasporta i visitatori in affascinanti ambienti naturalistici.
LA MOSTRA
Il percorso espositivo illustra tutte le immagini vincitrici e finaliste divise in categorie: Ritratti di animali, Uccelli, Invertebrati, Anfibi e Rettili, Mammiferi, Bianco e nero, Fauna selvatica urbana, Ambienti terrestri, Animali nel loro ambiente, Piante e Funghi, Sott’acqua. Altre sezioni importanti sono The Wildlife Photographer Portolio Award, The Wildlife Photojournalist: Single Image e The Wildlife Photojournalist Award che portano all’attenzione su questioni complesse quali il cambiamento climatico e la deforestazione. Storie di dedizione personale alla conservazione della natura e all’azione ma anche il racconto del terribile impatto che, di proposito o involontariamente, ha l’uomo sul pianeta.
LE SERATE
Previste serate di approfondimento e presentazione di libri con rinomati fotografi di natura, alla Casa della Cultura. Oltre ai pluripremiati e ormai di casa Marco Colombo e il finalista in mostra Marco Urso, saranno ospiti: il biologo Emanuele Biggi (conduttore del programma Geo su Rai 3) e il naturalista Francesco Tomasinelli con il libro Predatori del Microcosmo; Alessandro Bee, la figlia Ekaterina, vincitrice under 10 in mostra, ed Emanuela De Donno, presidente della Jane Goodall Institute Italia, con il libro Wild, incontri e natura (prefazione di Jane Goodall); la naturalista Roberta Castiglioni con un incontro sul bracconaggio e crimini ambientali e infine la giornalista Eleonora De Sabata con una serata sul problema della plastica negli oceani. Tutti gli incontri sono a ingresso libero, basta acquistare il biglietto di mostra. Sotto, alcune foto esposte.