Il Museum of Fine Arts di Boston avrà presto in organico un dipendente molto particolare per difendere i suoi capolavori da tarme e altri parassiti: un cane da caccia. Riley, un cucciolo di weimaraner (o bracco di Weimar), è stato “assunto” con il ruolo unico al mondo di “conservatore a quattro zampe” e verrà addestrato specificamente nella lotta agli insetti che potrebbero danneggiare le collezioni. “E’ un progetto pilota, un esperimento”, ha detto la vice direttrice Katie Getchell al lancio dell’inconsueta iniziativa fondata sul fatto che nessuna tecnologia è potente quanto l’olfatto canino. Il prodigioso “naso” dei cani, da secoli abituati a vivere in un mondo fatto soprattutto di odori, ha trovato di recente molteplici applicazioni tra cui la ricerca di hard disk, la diagnosi precoce di alcuni tumori o del diabete. Secondo l’addestratore Pepe Peruyero, il piano del Museum of Fine Arts è assolutamente plausibile: la sua agenzia Pepedogs ha addestrato cani a identificare uova di tartarughe marine sepolte sotto un metro di sabbia e a trovare larve sui campi di golf sei mesi prima che si schiudano e distruggano l’erba. Mai però finora le narici del miglior amico dell’uomo erano state impiegate in un museo, a protezione di opere come il prezioso trittico ligneo della Crocifissione attribuito a Duccio e bottega, la Madonna delle Nuvole di Donatello e oltre 27 mila tessuti, tra ricami a piccolo punti dei primi coloni americani agli arazzi europei, tappeti orientali e capi di alta moda. Il museo ha già un sistema di contromisure per proteggere i suoi capolavori da infestazioni, tra cui la quarantena per le nuove opere, ma non c’è difesa che tenga dalle tarme potenzialmente portate dal cappotto di uno visitatori o da altri tipi di insetti attratti dagli odori delle cucine. Se Riley si dimostrerà all’altezza dopo l’addestramento condotto sempre dietro le quinte, il museo condividerà l’esperimento con altre istituzioni. Il weimaraner, un bracco con un talento speciale per la caccia, è già ampiamente usato come cane guida, nella lotta al narcotraffico e come cane poliziotto. (nelle foto sopra e sotto, Riley al lavoro)
– Un caso simile accade a Mafra e a Coimbra, in Portogallo, cittadine dove sorgono due storiche biblioteche che conservano volumi vecchi anche di 500 anni: lì usano circa 500 piccoli pipistrelli per difendere i libri dagli insetti.