L’Alto Adige non è più zona a rischio per quanto riguarda l’influenza aviaria. Da domani, lunedì 13 marzo, le galline potranno nuovamente essere tenute all’aperto. A causa di un’epidemia di influenza aviaria, e per evitare il diffondersi della malattia, in tutta Italia è scattato il 30 dicembre scorso l’obbligo di tenere all’interno delle stalle tutte le galline. “Questa prescrizione – sottolinea il veterinario provinciale Paolo Zambotto – ha avuto pochi effetti negativi durante i mesi invernali in Alto Adige, dato che la rigidità delle temperature comporta una migliore conservazione degli animali proprio all’interno dei capannoni. Ora però, con l’arrivo di temperature più miti e con l’allungamento delle giornate, gli animali rinchiusi rischiano di mostrare una maggiore aggressività”. Per questo motivo lo stesso Zambotto ha comunicato giovedì scorso 9 marzo, in una lettera inviata al Ministero della salute, di aver concesso agli allevatori altoatesini la possibilità di far accedere all’aperto le proprie galline a partire da lunedì 13. “La nostra Provincia – spiega Zambotto – non rientra tra le zone considerate a rischio per l’influenza aviaria, e in più vengono rigorosamente rispettate le misure stabilite a livello nazionale ed europeo per evitare la trasmissione della malattia dai volatili selvatici agli animali domestici”. Soddisfatto per la decisione presa, l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler, il quale sottolinea che “la possibilità di tenere le galline all’aperto ha effetti positivi sul benessere degli animali e, di conseguenza, sulla qualità del prodotto finale”. L’ultimo caso di influenza aviaria è stato registrato il 28 febbraio a San Donà di Piave, in provincia di Venezia. (Ansa)
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