Marche: ucciso Claudio, lupo dotato di gps. Wwf: “Danno alla specie, economico e scientifico”

AGGIORNAMENTO IN CODA DELLE 22.10 – PAOLO BERNINI (M5S): NECROLOGIO PER CLAUDIO

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AGGIORNAMENTO IN CODA DELLE 22 – ENPA ATTIVA GLI AVVOCATI PER CLAUDIO

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POST ORIGINALE

L’uccisione del lupo Claudio, raggiunto dai colpi di un bracconiere nelle Marche, per il Wwf “rappresenta una doppia perdita”. In primo luogo perchè “l’ennesimo esemplare di Lupo finisce vittima di bracconieri ormai senza freni”, in secondo luogo perchè “è stato colpito un animale che, dopo essere stato vittima di un incidente tra Rocca Santa Maria e Torricella Sicura in provincia di Teramo, nel marzo del 2016 era stato curato e dotato di radiocollare nell’ambito del Progetto Life MircoLupo che vede la partecipazione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga”. La sua uccisione, quindi, “oltre al danno sulla specie, ha prodotto un danno economico e un danno scientifico essendo andata persa una fonte importante di acquisizione di informazioni sulla specie su cui sono stati fatti investimenti grazie al contributo dell’Unione Europea”. Tramite il radiocollare, infatti, il lupo è stato seguito per mesi fornendo indicazioni utili sulle sue abitudini, sui suoi spostamenti, sulle sue interazioni con il branco. Il Wwf auspica che “i responsabili di questo vero e proprio crimine di natura possano essere individuati e puniti”. Purtroppo “i precedenti non ci fanno ben sperare – lamenta l’associazione -. Gli atti di bracconaggio restano nella stragrande maggioranza dei casi impuniti e anche quando vengono individuati i colpevoli le pene sono ridicole”. Proprio per questo il Wwf ha presentato una proposta di legge per l’inasprimento delle pene a tutela della fauna selvatica protetta, proposta che è diventato il disegno di legge n. 1812 “che però giace ancora in qualche cassetto della Camera dei Deputati”. Ogni anno in Italia muoiono circa 300 lupi per colpa della caccia illegale, di trappole, bocconi avvelenati e incidenti stradali. “Anche per questo è necessario stralciare qualsiasi ipotesi di abbattimento legale dei lupi dal Piano di gestione del Lupo presentato dal ministero dell’Ambiente”, conclude il Wwf, ricordando “i tantissimi cittadini italiani che hanno aderito alla campagna SosLupo del Wwf Italia (oltre 190mila) hanno chiesto di tutelare il lupo, e non certo di consentirne gli abbattimenti”. (nella foto sopra lupo Cludio fotografato il giorno del rilascio da L. Migliarini)

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AGGIORNAMENTO DELLE 22 – ENPA ATTIVA GLI AVVOCATI PER CLAUDIO

L’Ente nazionale protezione animali  (Enpa) ha attivato “il proprio ufficio legale perché assuma tutte le opportune iniziative contro i responsabili dell’orrendo crimine” dell’uccisione del lupo Claudio nel maceratese: “chi ha ucciso il lupo Claudio deve pagare”. La morte del lupo Claudio “come quella recente dell’esemplare rinvenuto in Maremma e ucciso anch’esso dai bracconieri – spiega l’Enpa – non è casuale ma avviene nel periodo di discussione del Piano di Gestione del Lupo, un documento contestatissimo dalle regioni ma fortemente sostenuto dal ministro dell’Ambiente e da Coldiretti”.

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AGGIORNAMENTO DELLE 22.10 – PAOLO BERNINI (M5S): NECROLOGIO PER CLAUDIO

Un necrologio per ricordare il lupo Claudio, ucciso in modo barbaro sotto un ponte a Cessapalombo (Macerata). A pubblicarlo in un tweet e’ Paolo Bernini, portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle, animalista e vegano. “Il giorno 7 febbraio 2017- recita il necrologio – il lupo Claudio e’ stato ucciso da un bracconiere grazie all’assenza del Governo. Considero eticamente responsabili di questo ennesimo atto criminale e ingiustificabile tutte le figure istituzionali che, anziche’ pretendere l’applicazione delle norme a tutela di questa specie, lavorando per la riduzione dei conflitti tra le specie, preferiscono lasciare che assassini si aggirino indisturbati”. “Ritrovato senza vita il lupo Claudio- scrive Bernini- salvato dal Cfs e seguito dai ricercatori. Governo incapace di tutelare specie protetta. Salva i lupi”. Il lupo Claudio era stato recuperato dopo un incidente subito nel marzo del 2016 in provincia di Teramo. Dopo la cura e la guarigione era stato rimesso in liberta’ e munito un radiocollare Gps, poi ritrovato, tagliato, dopo l’uccisione del 7 febbraio.

  • Guido Minciotti |

    Se la punizione prevista sia severa lo giudichi lei: come spiega il presidente dell’Enpa Milano, Ermanno Giudici, “l’estinzione del reato si ottiene versando poche migliaia di euro, senza pene accessorie”. Una multa, insomma. Grazie di leggere 24zampe, saluti gm

  • Guido Minciotti |

    Se la punizione prevista sia severa lo giudichi lei: come spiega il presidente dell’Enpa Milano, Ermanno Giudici, “l’estinzione del reato si ottiene versando poche migliaia di euro, senza pene accessorie”. Una multa, insomma. Grazie di leggere 24zampe, saluti gm

  • V. |

    Purtroppo finché non ci sarà la giusta punizione, queste cose continueranno a succedere… Povero Claudio ti meriti giustizia, spero che il responsabile sia identificato al più presto e punito severamente!!!

  • V. |

    Purtroppo finché non ci sarà la giusta punizione, queste cose continueranno a succedere… Povero Claudio ti meriti giustizia, spero che il responsabile sia identificato al più presto e punito severamente!!!

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