Allarme scarabeo giapponese nel nord Italia: si nutre di piante e frutti

Disinfestazione in programma a Sant’Alessio, comune del Pavese, uso dei droni per ‘difendere’ le viti in Piemonte: torna l’allarme Popillia japonica, lo scarabeo giapponese apparso nel 2014 nel parco del Ticino che da allora si è diffuso nel Nord, fra Lombardia e Piemonte. L’animale è innocuo per l’uomo ma si nutre di pianti e frutti che lascia senza foglie e senza polpa. Essendo una specie esotica e molto dannosa, è legalmente considerata un “organismo nocivo da quarantena prioritario” e per questo i servizi fitosanitari – nazionale e regionali – si occupano di “attivare tutte le misure possibili per limitarne la diffusione, fornendo anche le indicazioni per combattere la specie attraverso i loro canali informativi” spiega Emanuele Mazzoni, docente di Entomologia agraria presso il Dipartimento di Scienze delle produzioni vegetali sostenibili (DiProVeS) della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali del campus di Piacenza dell’Università Cattolica.

NON USARE INSETTICIDI O TRAPPOLE, MEGLIO LE RETI

Per difendersi “l’uso di insetticidi dovrebbe essere limitato più possibile – raccomanda -. Meglio preferire soluzioni alternative di tipo biologico o meccanico, come le reti antinsetto. Gli insetti che entrano in casa o che si trovano nei giardini e negli orti, inoltre, possono essere eliminati gettandoli in un secchio con acqua e sapone o con del detersivo per i piatti”. “Quello che invece è assolutamente sconsigliato fare – aggiunge – è utilizzare privatamente le trappole, perché attirano molti più individui di quanto non riescano a catturarne immediatamente. Con il rischio di aumentare il danno e, fatto gravissimo, di ampliare l’area di presenza di Popillia, richiamando gli adulti verso zone ancora non contaminate”. I mesi estivi soprattutto “giugno e luglio” sono la stagione preferita della Popillia un animale “di circa 1 cm, sono di forma all’incirca ovale, hanno un colore verde e bronzo metallizzati con cinque ciuffi di peli bianchi su ogni lato del corpo e due nella parte posteriore” che si aggira in gruppo ed ama tanti tipi di piante ma in particolare “piante da frutto, la vite, il mais e la soia”. (Ansa)

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