Animali protagonisti del question time oggi alla Camera dei Deputati, a Roma. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli, responsabile anche per i circhi, la cui attività è sovvenzionata dalle casse pubbliche, ha chiarito la linea del governo in merito ai maltrattamenti di animali che avvengano sotto i tendoni. “Il ministero provvederà ad avviare il procedimento di revoca del contributo nei confronti di un organismo assegnatario che è stato condannato per reato di maltrattamento degli animali con recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione”, ha detto Giuli rispondendo in merito a “chiarimenti in ordine al rispetto del termine per l’esercizio della delega di cui alla legge n. 106 del 2022 in materia di attività circensi e spettacoli viaggianti”, quesito illustrato dal gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra.
DIVIETO DI FINANZIARE CHI HA CONDANNE DEFINITIVE PER REATI CONTRO ANIMALI
Una decisione che, ha spiegato il titolare del Mic, nasce in virtù “del divieto di finanziare soggetti che abbiano riportato condanne definitive per i delitti contro il sentimento per gli animali previsti dal codice penale, ovvero che abbiano commesso violazioni di altre normative statali o dell’Unione Europea in materia di tutela, detenzione e utilizzo degli animali”. Secondo il ministro “l’impegno del ministero acquisisce ancora maggior forza alla luce dell’inserimento – per la prima volta – della tutela degli animali all’art. 9 della Costituzione”. Giuli ha ricordato che “il tema dell’impiego degli animali negli spettacoli circensi nonché delle modalità di attuazione del principio del graduale superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti è stato affrontato nel corso delle consultazioni e delle audizioni condotte con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali.
PREMIARE CHI DICHIARA DI NON UTILIZZARE ANIMALI NEGLI SPETTACOLI DA FINANZIARE
Lo schema di decreto legislativo, a cui stiamo lavorando, affronterà anche questa tematica. Nel frattempo, il “decreto ministeriale 23 dicembre 2024 in linea con il precedente decreto ministeriale del 17 luglio 2017 stabilisce un sistema di premialità in favore degli organismi che dichiarano di non utilizzare gli animali negli spettacoli da finanziare, prevedendo l’attribuzione di un punteggio diverso a seconda dell’utilizzo o meno degli animali, nell’ambito della valutazione della qualità artistica del progetto”. Il ministro ha infine affermato “che il quadro testimonia la complessità della materia di cui è in corso la revisione attraverso l’esercizio della delega per l’elaborazione di un testo normativo unico ed organico denominato codice dello spettacolo, il cui termine attualmente è fissato al 18 agosto 2025”.
Su 24zampe: Trento, uccise il cane del fratello per vendetta: multa e carcere