“Il servizio di Giulia Innocenzi di ieri sera a Report ci aiuta a fare luce dove ci sono ombre”, scrive la deputata del Partito democratico Eleonora Evi sui social. La precedente inchiesta “ha scoperchiato intrecci tra la deputata Brambilla e l’Enci”, Ente nazionale cinofilia italiana e “da allora molte domande sono rimaste senza risposta”. Ma dopo la visione di Report di ieri, evidentemente Evi a qualche conclusione è arrivata da sola. “Ho deciso – scrive – di dimettermi dall’Intergruppo per i diritti degli animali, presieduto da Michela Vittoria Brambilla a cui avevo aderito convinta che per cambiare le cose per gli animali serva superare steccati ideologici e partitici e trovare soluzioni comuni”. “Sono due – continua la parlamentare Pd – le ragioni che mi spingono la mia difficile decisione: l’inchiesta mette in luce l’uso di fondi dell’associazione Leidaa di cui Brambilla è presidente, da cui la stessa ha tratto profitti e vantaggi personali e privati, che nulla avevano a che fare con la causa animalista e ambientalista”.

Intergruppo parlamentare animalista. Eleonora Evi la prima a sinistra, al centro la presidente Michela Vittoria Brambilla
IN DUE ANNI L’INTERGRUPPO ANIMALISTA NON SI E’ MAI RIUNITO
Nel servizio, decine di migliaia di euro tra quelli arrivati a Leidaa dai sostenitori in varie forme, dal 5×1000 ai lasciti testamentari, sembrano venire spesi anche per noleggio di auto blu, acquisti di bottiglie di vino da 130 euro, servizi alberghieri a 5 stelle lusso e persino in lavori di giardinaggio a casa Brambilla. Ma Evi rimane all’interesse degli animali, ed ecco la sua seconda ragione: “L’Intergruppo, che in oltre due anni di lavoro non si è praticamente mai riunito, è inefficace nel coordinamento di qualsiasi azione politica e inutile per approfondire la conoscenza delle tante tematiche da affrontare. Continuerò a lavorare per gli animali nel ruolo che ricopro oggi con ancora più determinazione, convinta che non si possa strumentalizzare la battaglia animalista per trarne guadagni personali”, conclude Evi. A inizio gennaio Report, con un servizio sempre di Giulia Innocenzi intitolato “Cani bancomat“, aveva raccontato (anche) i rapporti dell’Enci con la politica, anticipando il tema dei finanziamenti a Brambilla (nella foto in alto con Giulia Innocenzi, qui sotto il post di Evi).
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AGGIORNAMENTI DEL 4 FEBBRAIO 2025
IL M5S ESCE DALL’INTERGRUPPO TUTELA ANIMALI
“Abbiamo deciso di abbandonare l’intergruppo parlamentare sul benessere animale proprio perché vogliamo restare nel merito del lavoro e delle finalità che si pone l’intergruppo, cioè la tutela del benessere e dei diritti degli animali. Avevamo chiesto un passo indietro all’attuale presidente dell’intergruppo, Brambilla, alla luce di quanto emerso dall’inchiesta di Report andata in onda domenica 2 febbraio: anomalie e conflitti di interesse ‘a spese’ degli animali, sui quali Brambilla ha preferito non rispondere. Sarebbe stato invece importante sentire le sue ragioni e fare chiarezza in sede di servizio davanti ai telespettatori piuttosto che negarsi a un confronto. Riteniamo che non ci siano più le condizioni per portare avanti serenamente iniziative comuni e condivise, anche perché di fatto l’intergruppo non è stato amministrato per niente e non ha prodotto nulla di significativo”. Lo comunicano in una nota i parlamentari del M5S membri dell’intergruppo parlamentare sul benessere animale Stefania Ascari, Dolores Bevilacqua, Dario Carotenuto, Sergio Costa, Susanna Cherchi, Alessandra Maiorino, Gisella Naturale. “Per evitare che la nostra richiesta venisse declassata a un banale gioco di poltrone – aggiungono i parlamentari – abbiamo sollecitato la nomina di un nuovo presidente proprio ai membri dei partiti di maggioranza presenti nell’intergruppo. Ma niente. Non aver portato avanti azioni significative, e su più fronti, per la tutela degli animali, essere stati silenti quando bisognava lottare contro le leggi pro caccia e bracconaggio e il non voler fugare le ombre emerse su attività che poco hanno a che fare con il benessere e la difesa dei diritti degli animali, sono per noi motivi sufficienti per uscire da un intergruppo che dovrebbe operare in tutt’altra direzione”. (Ansa)
AVS: INEVITABILE CHE BRAMBILLA LASCI, E’ INCOMPATIBILE
“E’ inevitabile un passo indietro di Michela Brambilla da presidente dell’intergruppo parlamentare sul benessere animale. L’inchiesta della trasmissione di Rai3 Report ha posto in campo questioni troppo delicate che la rendono incompatibile con il suo ruolo di garante del benessere animale”. Ad affermarlo in una nota è la presidente di Avs alla Camera, Luana Zanella. (Ansa)
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AGGIORNAMENTO DEL 6 FEBBRAIO 2025
ASSOFIDO-CODACONS FA ESPOSTO A PM MILANO SUL CASO LEIDAA
Assofido, associazione aderente al Codacons, ha depositato in Procura a Milano una denuncia dei confronti di Michela Vittoria Brambilla, parlamentare di Noi Moderati e presidente di Leidaa, la lega nata per tutelare animali e ambiente. Da quanto riferito, l’esposto, che si basa sulla puntata di Report andata in onda domenica scorsa, è finito sul tavolo del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, alla guida del dipartimento che si occupa di pubblica amministrazione. Al momento è stato aperto un fascicolo conoscitivo, ossia senza ipotesi reato e senza indagati. (Ansa)
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