Trentino, in Val di Sole un orso insegue due ragazzi per 800 metri

AGGIORNAMENTO DEL 3 FEBBRAIO 2024 IN CODA – ISPRA DA’ VIA LIBERA AD ABBATTIMENTO ORSO M90

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POST DEL 28 GENNAIO 2024

Una coppia di fidanzati 30enni è stata inseguita per circa 800 metri da un orso. È successo oggi pomeriggio lungo una strada forestale sopra l’abitato di Ortisè, nel territorio del comune di Mezzana, nella trentina val di Sole. I giovani sono riusciti a chiamare con il telefonino degli amici che, poco distante, stavano facendo un giro in moto. Forse è stato proprio il rombo delle motociclette a impaurire l’animale che si è dileguato nel bosco. I giovani hanno dato l’allarme chiamando il Corpo forestale che ha immediatamente effettuato un sopralluogo rinvenendo le tracce dell’orso. (LaPresse)

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AGGIORNAMENTI DEL 29 GENNAIO 2024 – L’ORSO INSEGUITORE E’ M90: “ORA ABBATTIMENTO”, DICE IL TRENTINO

Avrebbe dovuto essere in letargo, invece ieri pomeriggio ha inseguito una coppia di fidanzati 30enni. La Forestale non ha dubbi: è M90, l’unico orso dotato di radiocollare, il plantigrado che ieri pomeriggio ha avuto il faccia a faccia con i due ragazzi mentre stavano facendo una passeggiata lungo la strada forestale sopra Ortisè, nel territorio comunale di Mezzana, in Trentino. Il plantigrado, considerato ‘confidente’, per questo motivo era stato catturato e dotato di sistema di sorveglianza ed era stato oggetto di numerosi tentativi di dissuasione anche nello scorso anno. Secondo la Forestale non è inusuale che gli esemplari di giovane età, proprio come M90, non vadano in letargo o si ‘addormentino’ per un periodo inferiore alla norma anche in virtù dei cambiamenti climatici. L’amministrazione provinciale di Trento ha in corso gli approfondimenti al fine di perfezionare la richiesta di rimozione tramite abbattimento. Informata Ispra, la Provincia sta lavorando per ricostruire i fatti e accertare con sicurezza quanto accaduto.

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IL COMITATO PAPI

Il Comitato Insieme per Andrea Papi chiede alla Provincia di Trento di “realizzare sul territorio della Valle di Sole, Val di Non, Val Rendena e Valli Giudicarie tutte le iniziative e le attività utili a gestire in modo corretto ma specialmente efficace la situazione al fine di scongiurare ulteriori avvicinamenti di plantigradi a persone ed abitazioni al fine di garantire che le persone possano svolgere le normali attività legate alla vita di montagna, escursioni comprese, senza che la loro incolumità sia messa a rischio. Sostanzialmente non vi sono più spazi di libertà per le persone”. Il presidente del Comitato, Pierantonio Cristoforetti, interviene dopo che “gli avvistamenti in prossimità degli insediamenti urbani e le incursioni degli orsi alla ricerca di cibo anche nei paesi, in questi ultimi giorni sono divenuti di una frequenza preoccupante e tale da creare un sentimento di paura e preoccupazione dell’intera popolazione solandra”. “Da dieci giorni il sottoscritto ed altri membri del Comitato ricevono continue segnalazioni con documentazioni allegate di avvistamenti di orsi specialmente in media e bassa Val di Sole”, scrive Cristoforetti, elencando poi alcuni avvistamenti tra il 16 ed il 28 gennaio scorsi.

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I DUBBI DI ENPA

«Nutriamo seri e fondati dubbi circa la ricostruzione, diffusa in queste ore, relativa al presunto inseguimento di una coppia di fidanzati da parte di un orso nella zona di Mezzana (Trento). È infatti noto che i plantigradi corrono più velocemente degli uomini e che se davvero l’inseguimento si fosse protratto per 800 metri, l’animale avrebbe sicuramente raggiunto la coppia». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali, che prosegue: «Dubbi ancora più fondati nutriamo sulle reali capacità di Fugatti di amministrare il proprio territorio e di informare i cittadini: se davvero la presenza di un plantigrado era nota, perché non è stata interdetta l’area o, quanto meno non è stata richiamata l’attenzione dei residenti?». La ricostruzione della PAT è messa in forse anche da una testata trentina, secondo cui l’orso, non li avrebbe inseguiti ma si sarebbe allontanato inoltrandosi nel bosco.

Secondo Enpa, il vero obiettivo di Fugatti è, ancora una volta, solo quello di uccidere un orso, altrimenti non si spiega il motivo per il quale egli si sia subito affrettato a chiedere l’uccisione dell’animale senza prima accertare la reale dinamica dei fatti e senza prevedere alcuna misura alternativa. «Se il presidente della PAT dovesse firmare una nuova condanna a morte, ci rivolgeremo nuovamente alla giustizia amministrativa che ha finora sospeso tutti i provvedimenti analoghi emanati da Fugatti».

M90 è solo l’ultimo orso colpito dalla persecuzione della PAT. Radiocollarato, nell’ottobre 2023 era stato investito ed era rimasto incolume. Peraltro, finora M90 non aveva mai avuto contatti con l’uomo, ma ora il fortuito incontro viene usato ad arte, per cercare di motivare l’abbattimento di M90.

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OIPA VUOLE VEDERCI CHIARO

Se l’orso fa l’orso la Provincia autonoma di Trento (Pat) ha un riflesso condizionato: abbatterlo. Questo accade nell’Italia del 2024 e, purtroppo, non in un film western. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), alla notizia che la Pat intende “perfezionare la richiesta di rimozione tramite abbattimento” di un esemplare, identificato inM90, radiocollarato lo scorso settembre, lo stesso giovane orso che fu investito il 14 ottobre sulla strada statale 42 all’altezza di Mezzana.

Secondo quanto affermato dalla Pat, M90 avrebbe inseguito per 800 metri una coppia di escursionisti lungo la strada forestale sopra l’abitato di Ortisè e sarebbe un esemplare problematico “oggetto di numerosi tentativi di dissuasione anche nello scorso anno”.

L’Oipa fa notare che nel sito della Provincia dedicato al monitoraggio dei grandi carnivori M90 è indicato come responsabile di un danneggiamento a una recinzione agricola e a un cassonetto dell’organico in Val di Sol. Tutto qui, niente di più.

L’associazione, a difesa di questo ulteriore attacco a un plantigrado da parte della Provincia guidata da Maurizio Fugatti, metterà in campo, come sempre, tutti gli strumenti a sua disposizione e chiederà nelle prossime ore l’accesso agli atti per conoscere i dettagli della vicenda.

L’Oipa ricorda infine – se mai ve ne fosse bisogno – che la Giunta Fugatti continua a non mettere in campo alcuna azione di prevenzione in grado di permettere una serena convivenza tra i grandi carnivori, residenti ed escursionisti, come dovrebbe fare un’Amministrazione responsabile.

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AGGIORNAMENTO DEL 3 FEBBRAIO 2024 – ISPRA DA’ VIA LIBERA AD ABBATTIMENTO ORSO M90
Ispra ha dato il via libera alla Provincia autonoma di Trento all’abbattimento dell’orso M90. La motivazione parla chiaro: “E’ confidente e problematico”. Sulla ‘condanna’ pesano le incursioni che il plantigrado ha fatto negli ultimi due anni in val di Sole, l’ultima domenica scorsa fa quando ha inseguito una coppia di fidanzati in passeggiata lungo la strada forestale sopra l’abitato di Ortisè, nel territorio comunale di Mezzana. L’orso, l’unico dotato di radiocollare in tutto il Trentino, ora dovrà dunque essere catturato e rimosso dal territorio. Per il presidente della giunta provinciale non ci sono dubbi: “Va rimosso”. (LaPresse)

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