Sessantacinquemila notti in meno negli alberghi delle valli di Pejo, Rabbi e Sole per paura degli orsi. In soldoni circa 6,5 milioni di euro persi, indotto compreso, per la pubblicità negativa causata dall’emergenza plantigradi in Trentino a seguito dell’aggressione mortale di Andrea Papi, il 26enne ucciso dall’orsa JJ4 mentre faceva una seduta di running sui sentieri del monte Peller. A queste conclusioni sono giunte le valutazioni socio-economiche di Nomisma che è intervenuta al convegno sul rapporto uomo-grandi carnivori sulle Alpi promosso dal comitato ‘Insieme per Andrea Papi‘. Sotto la lente anche la gestione del progetto ‘Life Ursus’, la misura europea per il reinserimento dell’orso bruno sull’arco alpino che per il Trentino prevedeva la presenza di una quarantina di esemplari. Numeri che, secondo le stime dell’amministrazione provinciale, sono lievitati fino a 120 esemplari “incompatibili con il territorio”. (LaPresse, nella foto l’orso M62)
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