Ancora una volta Papa Francesco ha parlato di animali domestici, mettendo in risalto come la “cultura veterinaria” sia da temere. Parole in tema di denatalità – argomento a lui caro – pronunciate, parlando a braccio, durante un incontro con le popolazioni terremotate del Centro Italia nel 2016-2017, ricevute stamane in udienza in Vaticano. “Lo spopolamento: è un problema. In Italia non si fanno figli, e questo è grave – ha detto il Pontefice -. Abbiamo una media di età di 46 anni. Sembra che le famiglie preferiscano avere dei cagnolini o dei gatti e non dei figli: è la cultura veterinaria, state attenti a quello. Questa è l’eredità?”. Le parole di Francesco hanno messo di nuovo in subbuglio gli animalisti, da poco reduci da un’altra dichiarazione di Bergoglio “contro” i veterinari.
ANIMALISTI IN DISACCORDO
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) critica in un comunicato “l’ennesima esternazione di questo papa che oggi parla addirittura una non meglio definita ‘cultura veterinaria’ in senso denigratorio, un’ideologia dalla quale occorre che i fedeli si mettano in guardia”. Per l’Oipa “è un vero peccato per tutte le famiglie con animali leggere continuamente affermazioni di un pontefice che contrappone esseri viventi gli uni agli altri, che sembra censurare l’amore per le altre specie. Gli animali sono esseri senzienti, aspettiamo qualche parola di Francesco anche a loro favore in nome di una compassione universale che ancora non vediamo in questo Papa”.
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