Leone in fuga dal circo a Ladispoli, il sindaco: “Fate attenzione”

Aggiornamento del 12 novembre 2023 – Il lucchetto della gabbia era aperto, l’ombra del boicottaggio sulla fuga del leone

La fuga di Kimba è finita, le polemiche iniziano. E sulla vicenda che ha scosso ieri il piccolo centro litoraneo di Ladispoli, vicino a Roma, per un pomeriggio diventato un pezzo di ipotetica savana, aleggia l’ombra del boicottaggio: “Il lucchetto della gabbia era aperto, i leoni non sanno aprirlo”, dice il domatore Rony Vassallo. Aggiungendo che il felino si era allontanato di poco “poi un cavallo lo ha spaventato e si è rifugiato nel canale”. Da lì l’avventura per il leone, il panico per Ladispoli. Kimba, scappato dal circo Rony Roller, è tornato nella sua gabbia. La sua fuga è terminata nella tarda serata dopo che le forze dell’ordine e personale dell’Asl sono riusciti a sedarlo e bloccare il suo girovagare tra le strade della città ripreso in molti video diventati in poche ore virali sui social. L’animale sta bene, nessuno si è fatto male ma la vicenda non si concluderà qui e con ogni probabilità spetterà ad una indagine della Procura di Civitavecchia accertare cosa sia avvenuto. Gli inquirenti attendono le informative anche dei carabinieri intervenuti sabato dopo l’sos lanciato dal sindaco che ha invitato la popolazione a non uscire di casa. Solo quando le carte saranno trasmesse in Procura, i pm valuteranno con quale profilo penale proseguire le indagini. Primo passo degli investigatori è capire come sia stato possibile che l’animale abbia lasciato la sua gabbia. Sul punto non si esclude il dolo o l’iniziativa di estranei, forse animalisti, che potrebbero avere aperto il lucchetto con cui la gabbia era chiusa dando, di fatto, via libera alla fuga del felino. Una tesi sostenuta dai gestori del circo, indicata dal domatore Rony Vassallo, e sulla quale gli inquirenti, che non escludono alcuna pista, sono al lavoro. Il leone è stato narcotizzato grazie al colpo di fucile sparato da Raffaele Bisegna, titolare di una società specializzata nelle cattura di animali selvatici. “Era a 80 metri, io mi sono avvicinato a 35 e ho sparato il colpo – ha raccontato il ‘cecchino’ al quotidiano Repubblica -. Il leone quando mi ha visto ha ruggito e ha provato a scappare. L’ho colpito in movimento, sulla groppa. Un colpo che si fa solo in casi estremi, ma non avevamo altre chance”. Domenica mattina i militari dell’Arma sono tornati nel circo per un sopralluogo e per ascoltare i responsabili della struttura. Le forze dell’ordine hanno analizzato l’area dove gli animali sono tenuti nelle gabbie: In questi giorni Kimba, in base a quanto si apprende, non era stato utilizzato per lo spettacolo. Risposte importati per ricostruire la dinamica potrebbero arrivare dalle telecamere presenti nella zona. Verranno acquisite da chi indaga con la speranza che i filmati abbiano immortalato le fasi della fuga del leone ed eventualmente la presenza di persone intorno alla sua gabbia. La vicenda, che ha fatto il giro del mondo, ha riacceso la polemica, sull’impiego degli animali nei circhi. Gli animalisti oggi hanno anche manifestato davanti al circo. “Già tanti paesi in Europa hanno vietato questi spettacoli e anche l’Italia si è dotata di una norma in merito – afferma + Europa -. Nonostante il consenso bipartisan, però, ancora non è presente il decreto attuativo per attuare la legge e rispettare il benessere animale, ora anche in Costituzione. C’è tempo fino all’agosto del 2024 per dare attuazione alla legge”. Dal canto suo il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli con una rappresentanza di animalisti, ha effettuato un sit in davanti al Rony Roller la cui pagina Fb è stata presa di mira da molti utenti. Il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grado, si augura infine che “questo episodio possa smuovere qualche coscienza e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi”. (Ansa)

Kimba, 8 anni, tornato nel suo recinto al circo Rony Roller  attendato a Ladispoli (Photo by Sonia LOGRE / AFP)

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Aggiornamento delle 22.20: catturato il leone sfuggito a un circo attendato a Ladispoli, cittadina vicino a Roma. L’animale è stato preso in serata, addormentato e messo in sicurezza. “Spero – ha scritto il primo cittadino di Ladispoli Alessandro Grando in serata, dopo la cattura del leone – che questo episodio possa smuovere qualche coscienza, e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi”.

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Allarme a Ladispoli vicino a Roma per un leone scappato da un circo. Il sindaco della cittadina del litorale nord, Alessandro Grando, lancia l’allarme sui social: “Si prega di prestare la massima attenzione e di evitare gli spostamenti fino a nuova comunicazione”. “Il leone è scappato dal circo in Viale Mediterraneo. L’animale, visibilmente spaventato, è stato subito rintracciato all’interno di un canneto nel corso d’acqua adiacente. Il personale del circo sta mettendo in atto le operazioni di cattura, con il supporto delle Forze dell’ordine che sono prontamente intervenute sul posto”, avvisa Grando.

IL SINDACO: IO NON HO AUTORIZZATO IL CIRCO, NON SPETTA A ME FARLO

“Per quelli che cominceranno a chiedere: perché ancora fate venire a Ladispoli il circo con gli animali? Perché il sindaco ha autorizzato il circo? La risposta è che io non ho autorizzato nulla, non spetta a me farlo, e che purtroppo non possiamo vietare ai circhi con animali di venire nella nostra città. Nel 2017 ci abbiamo provato ma abbiamo perso il ricorso al Tar e abbiamo anche dovuto risarcire le spese legali ai ricorrenti. Finché non cambieranno le norme non potremo fare diversamente. Vi darò altre informazioni non appena mi verranno comunicate”, conclude il sindaco di Ladispoli.

GLI ANIMALISTI: SPERIAMO IN LEGGE CHE VIETI I CIRCHI CON ANIMALI

“L’episodio di oggi è esemplare: evidenzia la pericolosità dei circhi con animali dal punto di vista della sicurezza pubblica e soprattutto il disagio degli animali costretti in cattività e usati negli spettacoli”, dichiara in una nota l’Organizzazione internazionale protezione animali. Oipa torna ad auspicare “l’introduzione di una legge che vieti i circhi con gli animali, anche nel rispetto del nuovo articolo 9 della Costituzione che ‘tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni’. Al contrario di quelli che usano gli animali, gli spettacoli circensi con soli acrobati e clown possono essere educativi, mostrando i talenti umani e non le penose costrizioni di esseri senzienti costretti dall’uomo a dare spettacolo a forza di pesanti addestramenti”. Per Lav “si tratta della quinta fuga di un animale detenuto in un circo in un anno. È ora di dire basta agli ‘spettacoli’ con animali e che nessuno faccia male al leone!”.

AGGIORNAMENTO DELLE 20.50

Dopo essersi rifugiato in un canneto, il leone è stato avvistato successivamente aggirarsi in alcune vie della cittadina sul litorale laziale, come si vede nella foto in alto e nei video di X/Twitter, girati da cittadini di Ladispoli con i telefonini da balconi di abitazioni o dall’abitacolo di veicoli nel quartiere del Cerreto. Non ancora catturato, è comunque circondato dalle forze dell’ordine. Sul luogo si attende ora l’intervento dei veterinari che dovrebbero procedere a narcotizzare l’animale. Il buio non facilita le ricerche e i vigili del fuoco stanno contribuendo a garantire la visibilità con i proiettori. Un elicottero della polizia di Stato ha sorvolato la zona ed in una prima fase, con il visore ad infrarossi, era riuscito ad individuare il felino in un campo coltivato. Per facilitare le ricerche è stato chiuso anche un tratto della via Aurelia dal km 38 al km 42.

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