Il “bully” fa paura agli inglesi. E Sunak annuncia: sarà vietato

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha descritto i cani American XL Bully come un “pericolo per le nostre comunità” e ha annunciato l’intenzione di vietarli a seguito di una protesta pubblica dopo una serie di recenti attacchi a persone. Sunak afferma di aver chiesto ai ministri del governo di riunire la polizia e gli esperti cinofili per definire legalmente le caratteristiche dell’American XL Bully, che non è riconosciuto come razza da gruppi come il Kennel Club in Gran Bretagna o l’American Kennel Club negli Stati Uniti. Stati. In un post su X/Twitter afferma che una volta definita la razza, il Regno Unito bandirà gli animali ai sensi del Dangerous Dogs Act. Quattro razze di cani sono attualmente vietate nel Regno Unito: il pitbull terrier, la tosa giapponese, il dogo argentino e la fila brasileiro. Lo Uk Kennel Club, che non riconosce la razza, ha comunque sostenuto che nessuna razza di cane è intrinsecamente pericolosa e ha fatto notare che sono in primo luogo i proprietari a essere irresponsabili, addestrando i loro cani ad essere aggressivi.

UNA LUNGA SERIE DI INCIDENTI

A spingere Sunak alla decisione anche la notizia, oggi, della morte di un uomo vittima ieri dell’ennesimo attacco improvviso quanto feroce da parte di due animali tipo pitbull sfuggiti al controllo a Stonnall, in Inghilterra centrale. L’uomo, 30 anni, è deceduto nel Queen Elizabeth Hospital di Birmingham in conseguenza delle gravissime ferite riportate. Mentre la polizia locale ha arrestato un individuo, accusato di comportamento pericoloso nella conduzione di uno dei cani. Già all’inizio della settimana il governo britannico ha fatto sapere, per bocca della ministra dell’Interno, Suella Braverman, di voler vietare tout court il possesso nel Regno di cani di razza American Bully – possente ‘variazione’ d’origine Usa dei pitbull – dopo le immagini shock del video di un altro micidiale attacco recente subito in Inghilterra da una 11enne, salvatasi per miracolo solo grazie al coraggioso intervento di due passanti. Un’iniziativa approvata pubblicamente dalla stessa piccola vittima e dai familiari di varie persone aggredite da bestie di questa razza o di razze simili negli ultimi tempi: come la mamma di un bambino dilaniato e ucciso in Galles il mese scorso, la quale tuttavia si è chiesta polemicamente giorni fa perché il bando non sia già in vigore e perché il governo “non abbia agito prima”.

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