Morti sospette di cavalli da corsa sulle piste del prestigioso Kentucky Derby, negli Usa. Churchill Downs Racetrack, sede della competizione ippica riservata a purosangue inglesi di tre anni, sospende le corse nei suoi impianti dopo la misteriosa morte di una dozzina di cavalli. Concluse le gare del weekend, lo stop sarà dal 7 giugno al 3 luglio: le corse in programma nel periodo di chiusura saranno svolte in altri impianti. “Churchill Downs Racetracks ha registrato un numero inusuale di cavalli feriti nell’ultimo mese, risultati poi in 12 decessi equini”, afferma la società in una nota, sottolineando che le varie indagini eseguite non hanno fatto emergere un “singolo fattore” come possibile responsabile delle morti. Proprio per questo, lo spostamento delle gare non convince gli attivisti per i diritti degli animali.
GLI ATTIVISTI PER GLI ANIMALI: VANNO FERMATE LE COMPETIZIONI, NON SOLO SPOSTATE
Secondo Wayne Pacelle, presidente di Animal Wellness Action, bisogna sospendere l’intero “programma di corse fino a quando non ci sarà un’adeguata analisi forense sulle morti dei cavalli e un piano completo per fermarle”. “Quanto accaduto sulla nostra pista è assolutamente inaccettabile. Nonostante i nostri sforzi per identificare una causa per i recenti decessi e anche se nulla è stato rinvenuto nella superficie delle piste – osserva Bill Carstanjen, l’amminsitratore delegato di Churchill Downs Racetrack -, riteniamo di avere bisogno di più tempo per una revisione di tutti i dettagli e di tutte le circostanze in modo da poter ulteriormente rafforzare i protocolli di sicurezza e intregrità”. Sui casi indagano anche l’Horseracing Integrity and Safety Authority (Hisa) e la Kentucky Horse Racing Commission.
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