“L’abbattimento degli orsi JJ4 e MJ5 è da escludere, ci sono alternative”, ma per trovarle bisogna “coinvolgere in modo permanente i veterinari al tavolo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sia nella valutazione scientifica che nell’attuazione di interventi di riequilibrio fra orsi, persone e ambiente”. A chiederlo è l’Associazione nazionale dei medici veterinari, che si dicono “pronti come consulenti e attuatori di misure alternative”. Come professionisti della sanità animale, i medici Anmvi osservano “in primo luogo l’assenza di esigenze di ordine epidemiologico e sanitario tali da giustificare interventi soppressivi di questi esemplari”.
I PROFESSIONISTI ANMVI DISPOSTI A UN COINVOLGIMENTO PERMANENTE
L’associazione analizza poi le obiezioni del Tar Trento contro l’abbattimento di JJ4 e MJ5: “Il Giudice trentino offre un compendio ragionato delle motivazioni che escludono le cosiddette ‘misure energiche’, in particolare sottolineando che “l’inadeguatezza della struttura di captivazione costituisce un inadempimento dell’Amministrazione Pubblica, non una idonea motivazione all’abbattimento” e “che il progetto Life Ursus richiede una revisione per correggere l’indesiderato sovrannumero di plantigradi”. Anche alla luce della legislazione in itinere, conclude l’Anmvi, “il Governo dovrà strutturare un nuovo approccio alla fauna selvatica, nel quale il coinvolgimento della professione veterinaria sia permanente e interministeriale per un corretto approccio one health sul quale impostare anche azioni culturali rivolte ad Amministratori e Cittadini, e non solo in Trentino”. (Ansa)
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