Alcuni cani sono stati trovati morti a Castell’Azzara (Grosseto), sull’Amiata. Gli animali, di proprietà di cacciatori, sarebbero morti a causa di esalazioni provenienti da un terreno di anidride solforosa dove insiste un pozzo di areazione di una vecchia miniera. La zona è boschiva e si trova vicino alla strada di Cellena-Selvena. Il commissario prefettizio Michele Bray, che sta svolgendo le funzioni di sindaco nel Comune, già a settembre aveva emesso un’ordinanza di divieto di accesso per alcune zone vicino a Selvena, minuscola frazione montana.
EMISSIONI GASSOSE TOSSICHE DAL SOTTOSUOLO
Sul posto allora erano intervenuti i vigili del fuoco che, come si legge nell’ordinanza, riscontrano “nel sito carenza di ossigeno per le presumibili concentrazioni di idrogeno solforato in concentrazione tossica ed altri gas in concentrazione variabile”. Per questo, per salvaguardare la “pubblica incolumità”, l’area era stata interdetta all’accesso. Si tratta però di un’area differente da quella in cui sono stati trovati morti i cani. Tuttavia, l’ipotesi preminente della morte dei cani che viene fatta al momento dalle autorità prende come riferimento la presenza in zona di queste emissioni gassose tossiche dal sottosuolo. (Ansa)
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