Allarme nei boschi italiani invasi dal Bostrico, insetto killer del legno

È sos per i boschi italiani per l’invasione del Bostrico Tipografico, l’insetto killer del legno che ha già colpito 14 milioni di alberi e mette a rischio soprattutto le piante della fascia alpina. A lanciare l’allarme sono Coldiretti e Federforeste in occasione della Giornata nazionale degli alberi che si celebra il 21 novembre. La rapida avanzata del parassita killer, l’Ips typographus, che infetta gli abeti indeboliti dagli effetti dei cambiamenti climatici, spiega Coldiretti, “rappresenta una vera e propria pandemia delle piante che prende forza mano a mano che si alzano le temperature e l’insetto ‘mangia-tronchi’ esce allo scoperto facendo strage di alberi”. Il bostrico si infila sotto la corteccia dove scava intricate gallerie che interrompono il flusso della linfa in particolare agli abeti rossi, ma anche al larice, l’abete bianco e il pino silvestre, uccidendoli nel giro di poche settimane. Gallerie lunghe fino a 15cm, dove depongono in media ottanta uova dalle quali escono larve che, a loro volta, creano cunicoli di 5 o 6 centimetri per nutrirsi e crescere.

PICCOLO MA TERRIBILE: E’ UN INSETTO DI 5 MM E DI FORMA CILINDRICA

“L’invasione si è scatenata a causa della presenza di una grande quantità di legname ancora a terra nelle zone più impervie colpite dalla tempesta Vaia – sottolinea Coldiretti – visto che questo insetto di forma cilindrica e di colore bruno, lungo circa cinque millimetri, ha cominciato a riprodursi a un ritmo sempre più preoccupante, partendo dai tronchi a terra e infettando poi le piante ancora in piedi”. Come spiega il sito del Servizio Foreste della Provincia di Trento, “la presenza di grandi quantitativi di piante danneggiate disperse nei boschi ha permesso alle popolazioni di bostrico di passare da una presenza endemica ad una presenza epidemica, destinata a durare qualche anno”.  “Subito interventi urgenti”, chiede il presidente Coldiretti, Ettore Prandini. In generale in Italia, rileva Coldiretti, ci sono oltre 11 milioni di ettari di foreste molto vulnerabili “perché – dice – è mancata l’opera di prevenzione a causa dell’incuria e dell’abbandono, diventando spesso vere giungle ingovernabili”. Nel settore del legno l’industria italiana è la prima in Europa ma importa dall’estero più dell’80% del legname necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento, per 4,8 miliardi nel 2021 con oltre diecimila, fra boscaioli e aziende agricole forestali.

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