AstroSamantha mangia una barretta a base di insetti: è polemica spaziale

“Sapevate che oltre due miliardi di persone nel mondo mangiano insetti?”. Sono bastate queste poche parole di Samantha Cristoforetti, pronunciate dall’interno della Iss addentando una barretta a base di farina di grillo, per sollevare una polemica davvero spaziale che ha coinvolto sostenitori del “novel food” e tradizionalisti della pastasciutta. “In molti Paesi gli insetti sono stati consumati e dati da mangiare agli animali da allevamento per secoli. Alcune specie sono addirittura considerate prelibatezze”, ha poi detto AstroSamantha in una clip diffusa sui social. Il video tra i follower ha suscitato commenti non sempre benevoli per la scelta, facendo diventare il video di tendenza su Twitter. Una “nuova frontiera del food”, afferma AstroSam che scarta una barretta grillo-mirtillo. “Se trattati in modo sicuro e nel rispetto del loro benessere – aggiunge l’astronauta dalla Stazione spaziale internazionale – gli insetti possono essere una fonte di cibo ricca di nutrienti ecologicamente sostenibile. In Europa grilli, vermi e cavallette sono considerati nuovi alimenti che possono essere mangiati. Per esempio questa barretta al mirtillo è fatta con farina di grillo. Perchè qualche volta non provate anche voi gli insetti? Fanno bene a voi e al Pianeta”.

LA DIFESA DELLA TRADIZIONE SI SCONTRA CON L’ESIGENZA DI CERCARE MAGGIORE SOSTENIBILITA’

In Italia cibi con farina di insetti sono sbarcati di recente sugli scaffali di alcune catene di supermercati, presenti soprattutto in Veneto e Lombardia. Già presenti sugli scaffali di alcuni supermercati italiani, soprattutto in Veneto e Lombardia, i cibi che contengono farine di insetti sono in forma di chips e biscotti, e entro Natale arriva anche la pasta e i crackers. La scelta, spiega un produttore con sede nel vicentino, “è orientata alla sostenibilità. Gli insetti sono molto più efficienti degli animali di allevamento nel processare il cibo che assumono per trasformarlo in proteine. Per essere allevati hanno bisogno di poco spazio e poca acqua, si riproducono velocemente e il loro ciclo vitale comporta l’emissione di pochissimi gas serra. Contengono inoltre tutti gli elementi nutritivi essenziali, soprattutto proteine complete, grassi, ferro e zinco”. Ma sempre in Italia c’è chi non gradisce questo novel food, al quale si antepone la difesa del made in Italy fatto di tradizione, cultura e identità dove la punta di diamante è la Dieta Mediterranea. La bocciatura arriva anche da Federcuochi secondo cui il tema sostenibilità per i prodotti a base di farina di insetti “è usato contro le nostre eccellenze. Questi alimenti – dice Federcuochi – sono lontani anni luce dalla nostra cultura e tradizione enogastronomica”. I commenti al tweet dell’astronauta, assolutamente non rappresentativi di alcuna maggioranza, possono essere utili a farsi un’idea del mood che circonda la proposta.