Legato a un albero e, senza un motivo apparente, preso a fucilate a bruciapelo. E’ morto dopo alcuni giorni di agonia Baldo, come è stato battezzato dai volontari che lo hanno soccorso e tentato di salvare, un cucciolone di pastore dei Pirenei, definito come un cane docile e mansueto. Il fatto è avvenuto a Sovicille (Siena), sotto gli occhi di alcune persone del posto, come riporta l’associazione Lndc Animal protection. Grazie alle testimonianze e ai proiettili usati, spiega Lndc in una nota, i carabinieri sono riusciti a identificare in un 67enne residente del posto l’autore del gesto. “Noi sporgiamo denuncia contro quest’uomo per l’assassinio di Baldo – sottolinea la presidente dell’associazione Piera Rosati -, perpetrato con una ferocia e un sangue freddo che lasciano sgomenti, e infatti hanno suscitato l’indignazione di tutto il paese in cui è avvenuto il fatto”.
LNDC: PURA MALVAGITA’
“Oltre ad auspicare che il procedimento penale si concluda con una condanna al massimo della pena prevista, per quanto esigua, auspico soprattutto che tutta la comunità in cui vive il killer faccia la sua parte per isolarlo”. Per Rosati “l’unica cosa che può spiegare un gesto del genere è la pura malvagità gratuita, inflitta per il gusto di uccidere. L’arma del killer risultava regolarmente denunciata, quindi si tratta verosimilmente di un cacciatore”. Lndc ricorda che “il povero cane, ridotto in gravissime condizioni, è stato soccorso dai volontari di un’associazione locale che ha provveduto a ricoverarlo immediatamente in una clinica veterinaria. Nonostante tutto l’impegno dei medici, Baldo purtroppo non ce l’ha fatta ed è morto dopo diversi giorni di sofferenza e cure”. (Ansa)