Frattini: la tutela degli animali “è norma di grande civiltà giuridica”

AGGIORNAMENTO DELL’8 GIUGNO 2022 – FRATTINI: ANIMALI IN COSTITUZIONE, SVOLTA RIVOLUZIONARIA

Il riconoscimento dei diritti degli animali in Costituzione “è una svolta rivoluzionaria: è la prima volta nella storia della Carta che si modifica uno dei primi 12 articoli, che sono chiamati principi fondamentali, e che mai erano stati toccati. Su questo tema per la prima volta si è toccato uno di questi: l”articolo 9. Questo dà in sé il senso dell’importanza di questa riforma”. Lo ha detto il presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, aprendo a Palazzo Spada il convegno su ‘I diritti degli animali nella recente riforma costituzionale’. La riforma inoltre “adegua il nostro Paese alla normativa europea che riconosce da tempo, nel Trattato di Lisbona, gli animali non come cose, ma come essere senzienti di cui va tutelata la vita e il benessere”. Nella riformulazione dell’articolo 9 “si dice che gli animali hanno i loro diritti. Un essere senziente non umano non è un oggetto ma un soggetto che ha i suoi diritti” e “si stabilisce la centralità e la statualità della protezione: non c’è più un luogo in Italia dove gli animali possono essere maltrattati”. Ma, ha avvertito Frattini, “servono leggi che modificano quelle in vigore che prevedono conseguenze quasi ridicole: le norme penali sul maltrattamento degli animali è come non averle”. Dunque “va rapidamente cambiato il codice penale, per dare attuazione a queste norme, perché senza attuazione una norma costituzionale resta una bandiera. A noi serve una norma che tocca comportamenti concreti che li punisce o li impedisce”. “Oggi i diritti degli animali sono anche un modo per valorizzare la lotto contro il crimine che contro gli animali fa business – ha poi sottolineato il presidente del Consiglio di Stato – La lotta in difesa dei diritti degli animali è una lotta per difendere la civiltà del nostro Paese. Una legge che tutela gli animali per il loro interesse e non per quello dei loro cosiddetti ‘padroni'”.

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POST DEL 6 GIUGNO 2022

“La riforma costituzionale che ha riconosciuto la tutela degli animali quale valore primario del nostro ordinamento adegua il nostro Paese alla normativa europea che, da tempo, riconosce – ad esempio nel Trattato – gli animali non come cose ma come essere senzienti di cui va tutelata la vita e il benessere. E’ una norma di grande civiltà giuridica che riflette un cambiamento valoriale nella società sempre più attenta alla protezione dell’ecosistema come volano di sviluppo sostenibile”. Lo sostiene il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, alla vigilia del convegno sui diritti degli animali nella recente riforma costituzionale che si terrà mercoledì presso la Sala Pompeo di Palazzo Spada e a cui parteciperanno giuristi, esperti ed ambientalisti. “Non a caso la tutela degli animali è stata inserita nel quadro di una riforma che espressamente coniuga impresa, ambiente, ecosistema, biodiversità e salute in un patto intergenerazionale che mira a dare anziché togliere, che vuole creare ricchezza senza distruggere il futuro”, aggiunge Frattini. (Ansa)

  • Dario |

    Non solo i politici ma anche i, salvo rarissime eccezioni, i “beneamati” giornalisti e in generale quasi la totalità dei media. Sembra per costoro che gli animali facciano parte di un’altro pianeta…
    Corpi=carcasse
    Uccisioni=Abbattimenti
    Specismo all’ennesima potenza…

  • Umberto Di Crescenzo |

    Interessante, ma la guerra dimostra il contrario il rispetto degli animali e della natura.
    Bisogna dare atto a varie associazioni che si sono dati da fare per salvare il più possibile animali, portarli in sicurezza, trovare affidamenti, nutrirli, ridare affetto, mitigare le paure ecc.
    Il politico è incapace ( e non vuole) immedesimarsi nella natura, negli animali, su i suoi interessi particolari certamente.
    Francamente cinico e ipocrita, bisogna dirlo.
    Grazie.

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