La metropoli cinese meridionale di Shenzhen, nella provincia del Guangdong, ha messo in funzione il suo primo polo centralizzato per la cura degli animali domestici, offrendo un servizio di canile ai proprietari di amici a quattro zampe in quarantena centralizzata. Un passo in avanti davvero significativo per il paese teatro, solo pochi mesi fa, di uccisioni di cani e gatti colpevoli solo di avere i padroni confinati nei Covid-hotel. Interessando un’area di 8.500 metri quadrati, il centro di cura per gli animali domestici ha una superficie totale di quasi 1.500 metri quadrati e una volta pienamente operativo, sarà in grado di ospitare un massimo di 300 cani e gatti. Situato nel distretto Guangming di Shenzhen, il polo può fornire servizi veterinari e di monitoraggio per gli animali domestici separati dai propri proprietari a causa dei requisiti di prevenzione e controllo del Covid-19.
LA DECISIONE DOPO IL SUCCESSO DI UN’INIZIATIVA ANALOGA
L’ufficio di supervisione e amministrazione del mercato della città si farà carico del funzionamento e della manutenzione del centro. L’istituzione del centro è arrivata a seguito del successo di una simile iniziativa con l’istituzione di due case di cura temporanee per animali domestici nel distretto di Futian della città a metà marzo. Più di 200 amici a quattro zampe sono stati trasferiti dal villaggio Tangyan della comunità di Shangsha e hanno ricevuto cure adeguate nel corso della recrudescenza del Covid-19 in quel periodo.
Su 24zampe: Cina, cani e gatti uccisi mentre i padroni sono in quarantena