AGGIORNAMENTO DELL’8 FEBBRAIO 2022 IN CODA – PARCO MAIELLA: L’ORSO MANGIA E STA BENE
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POST DEL 6 MARZO 2022
L’orso Juan Carrito, M20 in codice, è arrivato oggi nell’area faunistica di Palena (Chieti). La cattura, effettuata dal Parco Nazionale della Maiella a supporto della Regione Abruzzo e in collaborazione con i Carabinieri Forestali, ha determinato la chiusura di una fase emergenziale che aveva reso necessario l’allontanamento dell’orso dal centro abitato di Roccaraso (L’Aquila). Nell’area faunistica di Palena, Juan – orso marsicano di 2 anni, figlio di Amarena – sarà osservato e monitorato 24 ore al giorno grazie a un sistema di video-sorveglianza appositamente installato e non avrà nessun contatto con le persone, poiché l’area sarà interdetta alla fruizione e accessibile soltanto dagli addetti ai lavori per i necessari rifornimenti di cibo. L’Ente Parco ribadisce che la permanenza dell’orso M20 in questa struttura è temporanea e limitata al tempo necessario per avere le condizioni idonee sul campo per effettuare gli interventi programmati per re-immetterlo in natura.
“DA TROPPO TEMPO SI ALIMENTAVA QUASI SOLO DI RIFIUTI”
“L’intervento – dichiara il presidente del Parco della Maiella Lucio Zazzara – era necessario per tutelare l’orso e allontanarlo da situazioni potenzialmente pericolose e, in generale, da un ambiente dove da troppo tempo si alimentava quasi esclusivamente di rifiuti. Adesso la priorità è lavorare per il suo ritorno in natura attuando tutti i metodi possibili affinché ciò accada”. “I nostri tecnici stanno già predisponendo la fase che seguirà a questa temporanea captivazione – spiega il direttore del Parco Luciano Di Martino – che potrà essere caratterizzata anche da fasi sperimentali in collaborazione con esperti internazionali”. Fondamentale per la riuscita dell’intervento è stata la collaborazione della cittadinanza di Roccaraso e di tutti coloro che hanno supportato la squadra di cattura nella consapevolezza di aiutare Juan Carrito ad avere un futuro in libertà e lontano dai centri abitati”.
IL WWF: CON JUAN CARRITO COMPORTAMENTI SBAGLIATI”
“L’orso o lo vogliamo o non lo vogliamo, se diciamo di volerlo, allora dobbiamo fare di tutto perché possa frequentare in maniera sicura e naturale i nostri territori, senza farne un animale da circo attratto nei paesi affinché i turisti possano fotografarlo con i telefonini, dichiarava poche ore prima della cattura Dante Caserta, vice presidente Wwf Italia. L’orso M20, da tempo radiocollarato, era stato già catturato lo scorso dicembre e rilasciato in montagna, ma poco dopo era tornato a frequentare Roccaraso. Nell’area faunistica di Palena sono già presenti tre femmine di orso di origine euro-asiatica. “Pur nella consapevolezza che la complessità della situazione non poteva avere soluzioni semplici, resta da chiedersi se è stato fatto veramente tutto per evitare un passaggio così triste”. Il Wwf ricorda che l’orso marsicano è una specie presente solo in questo territorio con una sessantina di individui: “Perderne anche solo uno sarebbe un duro colpo alla possibilità di salvezza dall’estinzione della popolazione e agli sforzi di conservazione messi in campo in primis da Parchi e associazioni, anche grazie a progetti come il LIFE ARCPROM”. (foto da Paesaggi d’Abruzzo)
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AGGIORNAMENTO DELL’8 FEBBRAIO 2022 – PARCO MAIELLA: L’ORSO MANGIA E STA BENE
Dopo la comunicazione relativa all’avvenuta cattura e al trasferimento dell’orso Juan Carrito nell’area faunistica di Palena (Chieti), rilevando il crescente e giustificato interesse di molti per le condizioni di salute dell’animale, il Parco Nazionale della Maiella vuole rassicurare tutti coloro che stanno seguendo questa vicenda. L’intervento che domenica scorsa ha portato alla cattura mediante telenarcosi, spiega il Parco in una nota, è avvenuto in condizioni ottimali, pianificando attentamente le operazioni per la sicurezza dell’animale: Juan Carrito non è stato minimamente sottoposto a stress durante le operazioni, la sedazione, che ne ha consentito un controllo clinico e il trasporto nella vicina area faunistica di Palena, si è risolta in meno di due ore, e tutti i parametri clinici dell’animale sono risultati nella norma. Juan Carrito, fa sapere ancora il Parco, sta bene, ha mangiato alimenti naturali, ha potuto interagire visivamente con le orse presenti nel recinto, ovviamente separate da lui, ha utilizzato da subito il sito di rifugio predisposto nel recinto e non ha mostrato particolari segni di stress. L’area faunistica di Palena, precisa il Parco della Maiella, è interdetta alla frequentazione dei visitatori, è monitorata attraverso un sistema di videosorveglianza ed è accessibile solo agli operatori del Parco che, per tempi estremamente limitati, vi accedono per fornire cibo e fare controlli di sicurezza. L’Ente Parco, infine, intende ringraziare istituzioni, associazioni, stampa, cittadini e tutti coloro che vorranno, nei prossimi giorni, mostrare una collaborazione più ampia possibile affinché questa fase possa essere condotta nel migliore dei modi per la tutela di Juan Carrito. I tecnici del Parco sono già al lavoro, d’intesa con gli enti competenti, per pianificare il prossimo intervento sperimentale di traslocazione in natura, che avverrà appena le condizioni meteorologiche e sul campo lo permetteranno, soprattutto in relazione al benessere dell’orso. Il Parco della Maiella e tutta la partnership istituzionale avranno cura di darne notizia senza ritardo. (Ansa)