A Baltimora (Usa) il primo trapianto di cuore da maiale a uomo

Il cuore di un maiale batte regolarmente da tre giorni nel petto di un uomo di 57 anni. L’animale è stato geneticamente modificato in modo da essere compatibile con l’organismo umano, cercando di abbattere i rischi di rigetto. E’ accaduto negli Stati Uniti, nell’ospedale di Baltimora della University of Maryland School of Medicine, ed è un risultato inseguito da quasi 40 anni, quando nel 1984 la piccola Baby Fae era sopravvissuta per 21 giorni con il cuore di un babbuino. Il grande problema allora era il rigetto e gli strumenti per superarlo sono arrivati dalla genetica, con la possibilità di modificare il Dna degli animali in modo da rendere i loro organi compatibili con il corpo umano. Una strada che spesso, in tutti questi anni, ha sollevato dubbi etici e polemiche ma al momento la più vicina ad applicazioni concrete. E’ così che nel torace di David Bennett (nella foto Epa sotto), che soffriva di una malattia cardiaca giunta allo stadio terminale, per la prima volta batte il cuore di un animale geneticamente modificato.

epa09677904 A handout photo made available by the University of Maryland School of Medicine (UMSOM) that shows Surgeon Bartley P. Griffith, MD with 57-year-old patient, David Bennett, prior to a successful transplant of a genetically-modified pig heart in a first-of-its-kind surgery on a with terminal heart disease patient, at the University of Maryland Medical Center in Baltimore, Maryland, USA, Issued 10 January 2022. EPA/University of Maryland School of Medicine (UMSOM) / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Il chirurgo Bartley P. Griffith, con il paziente 57enne David Bennett

PAZIENTE TROPPO GRAVE PER UN TRAPIANTO CONVENZIONALE

Il paziente sarà “costantemente seguito nelle prossime settimane per verificare se il trapianto fornisce dei benefici salvavita”, si legge sul sito dell’università americana. Le sue condizioni erano così gravi da scoraggiare un trapianto di tipo convenzionale. Così si è deciso per un intervento sperimentale, dopo l’ok per uso compassionevole arrivato alla vigilia di Capodanno dall’ente americano per il controllo sui farmaci, la Food and Drug Administration (Fda). Questo tipo di autorizzazione viene utilizzata quando un dispositivo medico sperimentale, in questo caso un cuore di maiale geneticamente modificato, è l’unica opzione disponibile per un paziente che deve affrontare una malattia che ne minaccia la sopravvivenza.

epa09677906 A handout photo made available by the University of Maryland School of Medicine (UMSOM) that shows Surgeon Bartley P. Griffith, MD leading a team that operated a successful transplant of a genetically-modified pig heart in a first-of-its-kind surgery on a 57-year-old patient, David Bennett, with terminal heart disease, at the University of Maryland Medical Center in Baltimore, Maryland, USA, 07 January 2022 (Issued 10 January 2022). EPA/University of Maryland School of Medicine (UMSOM) / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

L’equipe che ha trapiantato il cuore di un maiale geneticamente modificato nel petto di David Bennett

GALLI: FINALMENTE PARTE QUESTA SPERIMENTAZIONE

“Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di fare questo tipo di sperimentazione”, ha detto all’Ansa il pioniere delle ricerche sugli animali geneticamente modificati per i trapianti, Cesare Galli, fondatore e direttore di Avantea di Cremona. Dal 2006 Galli sta conducendo ricerche su modelli di suino per i trapianti e osserva che per anni si sono “temuti i rischi dei retrovirus suini, ma erano timori infondati, e ci si é fermati anche di fronte all’incertezza della durata del trapianto”. Gli interventi come quello eseguito nel Minnesota, aggiunge, “dimostrano che questi esperimenti vanno fatti. Finora si sono fatti test sui primati, ma questi sono un modello che resta tale: bisogna passare ai test sull’uomo per capire come procedere”. Attualmente il problema più grande nei trapianti da animali a uomo è la durata dell’organo, rileva Galli: finora un babbuino con il cuore di un maiale è sopravvissuto sei mesi, in un esperimento pubblicato due anni fa sulla rivista Nature. (foto Epa/University of Maryland School of Medicine – UMSOM)

Su 24zampe: Gli europarlamentari chiedono un commissario Ue per gli animali

Su 24zampe: Ricerca Usa-Cina: presto maiali con il dna modificato da usare come donatori di organi? (2017)

  • Guido Minciotti |

    L’autocensura è quella che preferisco 😉

  • Guido Minciotti |

    L’autocensura è quella che preferisco 😉

  • Dario |

    Non posso commentare, sarebbe inutile perché Guido non lo pubblicherebbe.
    L’unico aggettivo che posso usare è IMMORALE.
    L’accanimento a cui Si Riferisce Paperino Non riguarda solo i trapianti ma anche ad innumerevoli situazioni che riguardano la specie animale umana.

  • Dario |

    Non posso commentare, sarebbe inutile perché Guido non lo pubblicherebbe.
    L’unico aggettivo che posso usare è IMMORALE.
    L’accanimento a cui Si Riferisce Paperino Non riguarda solo i trapianti ma anche ad innumerevoli situazioni che riguardano la specie animale umana.

  • Paperino |

    Io non so cosa dire… se ad essere terminale fossi io certamente potrebbe sembrare una bella notizia. Mi chiedo se il paziente sia stato un fumatore o se la sua alimentazione sia stata dannosa per il cuore o cose del genere, mi sembra di cercare una scusa per poter dire che non si meritava quel genere di trapianto. Poi penso anche che sembra un accanimento per mantenere accesa la vita quando il destino ne ha già tagliato i fili. Eticamente no, non alleviamo creature per pezzi di ricambio, è terribile!!

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