Denunciata dai vicini di casa perché “non ha zittito il gallo”, la vicenda diventa un caso giudiziario ora davanti al gip del tribunale di Parma. Come riporta il Resto del Carlino, protagonista è una professionista 60enne di Modena, che vive in un’abitazione in campagna a Parma, dove tre dei dieci vicini l’hanno denunciata per molestie e disturbo alla quiete pubblica a fronte del fatto che non avrebbe impedito al gallo di cantare ripetutamente. Il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione del caso per particolare tenuità del fatto, ma il legale della donna, il modenese Heinrich Stove, si è opposto chiedendo che l’archiviazione avvenga perché il fatto non costituisce reato. “Il giudice si è riservato – spiega Stove -, in udienza abbiamo portato il contributo di un veterinario comportamentalista il quale ha sottolineato come i galli debbano poter essere lasciati liberi di cantare e come proibire il naturale comportamento rappresenti un maltrattamento”, cioè un reato punito dal codice penale.
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