Pensare il rilancio insieme ad ambientalisti e animalisti. Agli Stati generali dell’economia, in corso a Villa Pamphilj a Roma, il presidente Giuseppe Conte ha invitato le associazioni Lav Lega antivivisezione, Wwf, Legambiente, Greenpeace, Fai Fondo ambiente italiano e Fridays For Future. All’incontro “Progettiamo il rilancio” – previsto alle 19 di sabato 20 giugno – Lav porta le 6 proposte programmatiche del Manifesto “Non come prima” (foto sotto), concretizzate nei 15 emendamenti presentati al Dl Rilancio in corso d’esame alla Camera “per tutelare gli animali, la nostra salute e quella dell’ambiente e solo così evitare nuove pericolosissime pandemie, garantendo anche misure di giustizia sociale per milioni di famiglie vessate da Iva da ‘beni di lusso’ su cibo e prestazioni veterinarie e favorire economie davvero sostenibili ed etiche”.
LE PROPOSTE DI WWF E LEGAMBIENTE
Il Wwf si sente pronto a costruire l’Italia del “Si”, ovvero l’Italia della Sostenibilità (ambientale) e dell’Innovazione e “chiede al Governo di essere ambizioso, delineando nell’ambito degli Stati Generali obiettivi vincolanti e una road map su 4 pilastri per la conversione ecologica dell’economia: decarbonizzazione; valorizzazione del capitale naturale del Paese; sostenibilità ambientale; innovazione verde”. Legambiente spinge per una maggiore sostenibilità economica e ambientale: “Puntare alle semplificazioni per combattere la burocrazia o i tappi che bloccano gli investimenti green”.
I SEI PUNTI DEL MANIFESTO LAV
- Non un metro ma chilometri di distanza fra noi e gli animali selvatici. Fermiamo i mercati, le fiere, l’uso e l’uccisione degli animali selvatici ed esotici. Basta caccia, catture e riproduzione di animali per farne cibo, spettacolo, pelli e pellicce a partire dall’Italia e nel resto del mondo.
- Spostiamo i finanziamenti pubblici dagli allevamenti, fonti di inquinamento e cambiamenti climatici, alla produzione di alimenti vegetali. Ad esempio, equipariamo l’IVA sui prodotti alimentari vegetali e incentiviamo i pasti di origine non animale nella ristorazione pubblica.
- Investiamo concretamente nella ricerca scientifica “human based”. Riconosciamo la sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come primo passo verso una effettiva “libertà di ricerca”.
- Tuteliamo gli animali domestici per aiutare le loro famiglie in difficoltà. Favoriamo l’adozione di cani e gatti e l’accesso ai farmaci veterinari e cancelliamo l’IVA da “beni di lusso” su cibo e prestazioni veterinarie.
- Le aziende, a partire da quelle dell’alimentazione e dell’abbigliamento, devono essere rifondate sulla base di criteri di reale sostenibilità e Responsabilità Sociale. E lo Stato sia d’aiuto in questa trasformazione, con una diversa fiscalità.
- Possiamo anche iniziare da noi stessi. Dal cibo che mangiamo. Preferiamo i cibi vegetali! Perché carne, latte e uova fanno tagliare foreste, inquinano, causano sofferenza.
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