Nasce nel Ferrarese il “pronto soccorso” per tartarughe marine, battezzato dal rilascio in mare di Scaglia, giovane esemplare che era stato pescato accidentalmente lo scorso autunno in una rete per cefali e in difficoltà per aver ingerito plastica. Il centro, riporta la Nuova Ferrara, è nato al circolo Anmi (Associazione nazionale marinai d’Italia) di Porto Garibaldi. Inaugurato lunedì, sarà gestito dall’associazione di biologi marini Tao Turtle of the Adriatic Organization, in collaborazione con il centro ricerche Cestha. Ha l’obiettivo di minimizzare l’impatto sugli animali recuperati in difficoltà.
IL CENTRO LAVORA COME UNA SPECIE DI TRIAGE
Si tratta, spiega Simone d’Acunto, direttore di Cestha, di un centro di primo soccorso che lavora “come una sorta di triage: accoglie gli esemplari che vengono ritrovati feriti o in difficoltà e su di essi si compiono tutti gli esami del caso. Qualora l’animale non presenti patologie tali da richiedere una lungo degenza, si procede alla sua marcatura e alla sua reimmissione in mare, qualora invece il caso sia serio, questi va trasferito al centro di terapia più vicino”, che in questo caso è il centro di riabilitazione di Marina di Ravenna. La zona del delta del Po è un’area con grande concentrazione di tartarughe marine che la raggiungono per nutrirsi. (Ansa)