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DARWIN DAY BIOPARCO, ROMA, DOMENICA 9 FEBBRAIO 2020
Domenica 9 febbraio il Bioparco di Roma dedica una giornata a Charles Darwin, in occasione del ‘Darwin Day’, che celebra l’anniversario della nascita del papà della teoria evolutiva con attività legate alle sue teorie naturalistiche. Dalle ore 11.00 alle 16.00 si susseguiranno visite guidate speciali dal titolo ‘a passeggio con Darwin’ della durata di circa un’ora condotta da naturalisti che, seguendo il pensiero del grande scienziato, condurranno le famiglie alla scoperta dei segreti della natura, con l’ausilio di modelli tridimensionale e momenti di interazione con il pubblico. Il percorso delle visite guidate toccherà molteplici aree: giraffe, zebre di Grevy, nandù, emù, struzzi, lemuri catta, pinguini del Capo, foche grigie. Durante la tappa alle giraffe si potrà osservare e toccare con mano una vertebra cervicale di giraffa di resina per scoprire che il lunghissimo collo di questo animale è sorretto dallo stesso numero di vertebre del collo umano. A proposito delle zebre (foto sopra), si troverà risposta al significato adattativo delle strisce del mantello. Inoltre si potrà capire perché i lemuri vivono solo in Madagascar e scoprire che i pinguini non volano in aria ma in acqua. Per l’occasione, gli appuntamenti con ‘l’attività A TuxTu con la natura’ (dalle ore 12.45 alle 15.00) saranno a tema adattamento: si potranno osservare da molto vicino le caratteristiche nascoste di alcuni rettili e anfibi e scoprire che i serpenti hanno le zampe, le rane respirano con la pelle, etc. Tutte le attività della giornata sono comprese nel prezzo del biglietto di ingresso. Continua il supporto del Bioparco all’Associazione Australiana Zoo e Acquari (ZAA) per l’emergenza Australia. I visitatori possono contribuire con una donazione presso il Bioparco, oppure aderendo alla raccolta fondi: https://www.zooaquarium.org.au/. Il fine è lo stesso: sostenere le attività di salvataggio, cura e riabilitazione fisica e psichica degli animali coinvolti, per poterli riportare in natura. (Comunicato)
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MANIFESTAZIONE ANIMALISTA, VICENZA, SABATO 8 FEBBRAIO 2020
FOTOGRAFIA NATURALISTICA, BARD (AO), FINO AL 2 GIUGNO 2020
Il Forte di Bard ospita – da sabato 1° febbraio al 2 giugno 2020 – l’anteprima italiana della 55esima edizione del Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra. Sono presentate al pubblico oltre 100 immagini vincitrici nelle 19 categorie del premio, selezionate da una giuria internazionale tra 48mila scatti provenienti da 100 paesi del mondo. Vincitore del ‘Wildlife Photographer of the Year 2019’ è il fotografo cinese Yongqing Bao con lo scatto “The Moment”: l’immagine ritrae lo scontro tra una volpe e una marmotta, uscita dalla sua tana dopo il letargo, sull’altopiano del Qinghai, in Tibet. Il quattordicenne neozelandese Cruz Erdmann, invece, ha ricevuto il premio ‘Young Wildlife Photographer of the Year 2019’ con lo scatto “Night glow”, fatto durante una immersione notturna al largo di Sulawesi, in Indonesia (l’immagine raffigura un calamaro durante un corteggiamento). Nella foto sopra “Snow Exposure” di Max Waugh, Usa: Parco di Yellowstone, un bisonte americano sotto una bufera di neve vince tra gli scatti in “bianco e nero”. Premiati anche due italiani: Riccardo Marchegiani con “Early riser” (categoria 15-17 anni) e Manuel Plaickner con “Pondworld” (‘Behaviour: Amphibians and Reptiles’). Altri tre fotografi italiani hanno ricevuto la menzione ‘highly commended’ come finalisti: Stefano Unterthiner (‘Animals in their Environment’), Lorenzo Shoubridge (‘Behaviour: Invertebrates’) e Roberto Zanette (‘Earth’s Environments’).
MOSTRA DISEGNO, BOLOGNA, FINO AL 30 APRILE 2020
MOSTRA FOTOGRAFIA NATURALISTICA, BARD (AO), FINO AL 2 GIUGNO 2020
La mostra “On Assignment, una vita selvaggia” presenta per la prima volta al pubblico al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, da sabato 14 dicembre 2019 al 2 giugno 2020, le immagini dei reportage realizzati dal fotografo Stefano Unterthiner dal 2009 al 2019 su commissione del National Geographic Magazine. Una retrospettiva che vuole invitare il pubblico a scoprire il mondo della fotografia naturalistica provando a raccontare, attraverso la vita e lo sguardo di un grande fotografo, il nostro rapporto con la natura e le altre specie. Sono 77 le immagini esposte, suddivise in dieci storie che mostrano un grande ritratto del mondo animale: dalle fotografie realizzate nel remoto arcipelago di Crozet, a quelle prodotte, sulle tracce del puma, in Cile; dalle suggestive immagini sul cigno selvatico, ai drammatici scatti che documentano il declino del cinopiteco in Indonesia (nella foto sopra). E poi ancora la fauna della Patagonia, i varani di Komodo, il falco grillaio materano… Info qui.
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MOSTRA FOTOGRAFIA, LUGANO (SVIZZERA), PROROGATA FINO AL 23 FEBBRAIO 2020
Mostra prorogata fino al 23 febbraio 2020 – Al museo Museo d’Arte della Svizzera italiana-Masi di Lugano, fino al 6 gennaio 2020, sono esposte le fotografie dei weimaraner di William Wegman, artista americano multidisciplinare ma noto nel panorama artistico mondiale per le immagini con protagonisti i suoi elegantissimi cani. La mostra si intitola “Being human”. “Il fotografo ha fatto degli esemplari di questa razza il soggetto principale dei suoi scatti, rappresentando attraverso loro personaggi, tendenze di moda e movimenti della storia dell’arte con ingegno e ironia”, spiega il museo. Il primo quattrozampe a entrare nell’obiettivo di Wegman è stato Man Ray negli anni Settanta, poi Fay Ray, Penny, Bobbin, Chip, Chundo, Crooky e diverse generazioni di loro cuccioli. Wegman scatta Polaroid di grande formato, istantanee in un unico esemplare, non ritoccate, che esaltano tanto la spontaneità dei soggetti quanto l’abilità del fotografo in assoluta sintonia con i suoi cani. Il percorso espositivo si compone di novanta Polaroid e una decina di stampe ai pigmenti selezionate da William A. Ewing. La mostra a Lugano è la prima tappa europea di un tour mondiale iniziato un anno fa.
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BALENE DIGITALI, MILANO, FINO AL 30 SETTEMBRE 2020
All’Acquario civico di Milano c’è “Digital whales”, un progetto che porta i cetacei nel centro della città. Non si tratta di veri cetacei nelle vasche, naturalmente, ma di un’esperienza multimediale interattiva promossa da Comune, Acquario, Istituto Tethys, Verdeacqua e Fondazione Cariplo che, grazie alla realtà aumentata, vede protagoniste sei specie di mammiferi marini, presentate una ogni due mesi: capodoglio, balenottera comune, stenella striata, globicefalo, megattera, orca. Le prime quattro comuni nel Mediterraneo (e in particolare nel Santuario Pelagos, la vasta area marina protetta per i cetacei compresa tra Liguria, Corsica e Montecarlo), le altre due occasionali nelle nostre acque ma emblematiche degli animali più affascinanti e amati nel mondo. “Tra gli argomenti trattati – spiegano gli organizzatori -, oltre alle caratteristiche delle specie non mancheranno informazioni sulle minacce che oggi incombono su questi animali mettendone a rischio la sopravvivenza, dalla plastica all’inquinamento acustico al traffico marittimo ai cambiamenti climatici, e su cosa ognuno può fare per tutelare i cetacei nel loro (e nostro) ambiente”. Dopo il capodoglio, che ha inaugurato la serie di presentazioni, tocca alla balenottera comune (dal 1/12/2019), alla stenella striata e altri delfini (dal 1/2/2020), al globicefalo (dal 1/4/2020), alla megattera (dal 1/6/2020) e infine all’orca, uno degli animali più suggestivi della Terra (dal 1/8/2020). Speciali incontri con i ricercatori dell’Istituto Tethys saranno organizzati ogni due bimestri in corrispondenza di un weekend.