Quattro cinghiali entrano in A14, prefetto Fermo scrive a Aspi

Non c’è pace per l’autostrada A14. Oltre ai problemi dovuti a gallerie pericolanti e viadotti insicuri ora ci si mettono anche i cinghiali. Dopo l’invasione di quattro animali domenica scorsa, il prefetto di Fermo Vincenza Filippi ha chiesto alla Società Autostrade, alla Polizia stradale, al Comando provinciale dei carabinieri e alla Polizia provinciale di Fermo l’attivazione di servizi mirati congiunti volti alla verifica dello stato delle recinzioni posizionate lungo l’asse autostradale sul territorio della provincia. I fatti. Domenica 26 gennaio quattro cinghiali sono entrati nell’A14 nel territorio di Grottammare, con grave rischio alla circolazione viaria e per l’incolumità delle persone: due ungulati, in particolare, sono stati travolti da automobilisti in transito. Gli ungulati, forse in fuga da una battuta di caccia, sono apparsi al km 295, nel territorio di Cupra Marittima (Ap). Hanno attraversato le due carreggiate, superando le barriere new jersey: mentre due si sono subito allontanati nei campi circostanti, gli altri due invece sono stati investiti. Il primo da un’autovettura ed è morto sul colpo; il secondo da un mezzo pesante, è rimasto ferito gravemente ed è stato abbattuto.

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UN ANNO FA A LODI UN MORTO E DIVERSI FERITI PER CINGHIALI IN A1

Il prefetto di Fermo ha anche chiesto che si proceda ad una capillare attività perlustrativa in determinante aree geografiche in prossimità dell’autostrada, così da poter verificare l’eventuale presenza di ricoveri saltuari di cinghiali. Ma poco più di anno fa, nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2019 in A1 nei pressi di Lodi, un episodio simile causò un incidente stradale con la morte di un giovane e diversi feriti gravi, tra cui 3 bambini. Da parte di Autostrade per l’Italia sono in completamento i lavori di ripristino delle recinzioni. Tra Cupra marittima e Grottammare si sta installando nuovo tipo di recinzione antifaunistica alta 1,8 mt con il rinforzo al piede della rete tramite l’infissione nel terreno di una rete elettrosaldata. L’intervento sarà ultimato nel primo trimestre del 2020. (Foto d’archivio)