“La pagherai molto cara. Incendiate anche lui, altrimenti mi organizzo con i calabresi. Mi auguro che il mostro mangi il panettone al gusto veleno e tu anche sindaco”. Sono alcune delle minacce ricevute su Facebook dal sindaco di Lucera (Foggia) Antonio Tutolo al centro delle polemiche perché ha scelto di non partecipare alla manifestazione organizzata da associazioni animaliste dopo la morte di un gatto. Nei giorni scorsi, infatti, una gattina si era introdotta in un negozio di abbigliamento nel centro del paese, forse in cerca di riparo o semplicemente smarrita. Secondo le informazioni raccolte sui social network, la gatta sarebbe stata presa a colpi di scopa sulla schiena dalla proprietaria del negozio fino a spezzargliela o comunque i colpi avrebbero causato un’emorragia interna. La micia sarebbe poi stata soccorsa senza successo e sarebbe morta poche ore dopo. La protesta animalista dovrebbe tenersi il 27 dicembre lungo la via dove si trova l’attività commerciale della donna. Quest’ultima ha respinto ogni accusa ed avrebbe sporto una denuncia contro ignoti dopo aver ricevuto minacce.
IL SINDACO: NESSUN BISOGNO DI ISTIGARE ODIO E VIOLENZA
Tutolo ha annunciato che è stato presentato un esposto per il decesso del gattino e che le “autorità preposte faranno quando previsto dalle leggi dello Stato”. Subito dopo ha informato i cittadini, attraverso il proprio profilo Facebook, sostenendo che “non solo non parteciperò ma sono assolutamente contrario a questa manifestazione perché non abbiamo bisogno di istigare odio e violenza nei confronti di nessuno”. Il sindaco ha pubblicato alcuni screenshot di commenti violenti contro questa sua decisione. “Non importa se non parteciperai, verremo noi da te e vedi di farti trovare, balordo” – si legge -. Tutolo ha dichiarato all’Ansa che sporgerà “denuncia e sottolinea come sia giusto manifestare, ma è doveroso farlo civilmente. Gli animalisti veri amano gli esseri umani”. Tutolo su Fb scrive: “Non fate paura a nessuno. Io vi auguro di vivere a lungo la vostra misera vita. È la punizione migliore. Imbecilli, questo siete”.