Si è concluso con un patteggiamento il processo che vedeva imputate tre persone per aver impiccato un lupo, trovato il 4 novembre dello scorso anno appeso a una pensilina dell’autobus nel comune di Coriano (Rimini). Al termine dell’udienza preliminare i tre, accusati a vario titolo di uccisione di animali, furto venatorio e macellazione abusiva, hanno patteggiato rispettivamente la pena di un anno e sei mesi, un anno, e nove mesi di reclusione (con sospensione della pena). “Accogliamo l’esito di questa udienza con parziale soddisfazione – ha scritto la Lav sul proprio sito – l’entità delle pene, infatti, risulta minima, specie per reati di questa gravità , che necessitano di un messaggio deciso, contro ogni possibile emulazione. Dopo aver sventato molteplici tentativi di legalizzare l’uccisione dei lupi, evitando l’introduzione degli abbattimenti nel ‘Piano Lupo‘ – ha sottolineato la Lega antivivisezione -, oggi più che mai è necessario non abbassare la guardia su atti come questo, che rientrano a pieno titolo nel concetto di ‘criminalità ambientale'”. L’animale era stato prima avvelenato, poi massacrato a colpi di bastone, infilzato con un forcone e infine impiccato alla fermata del bus. L’associazione si era costituita parte civile al processo.