Gli incendi e la deforestazione, soprattutto per mano dell’uomo, compromettono il futuro del pianeta. In un’isola-continente dall’inestimabile biodiversità come il Madagascar – che però perde circa 200 mila ettari l’anno del proprio patrimonio forestale – il Papa torna a lanciare un forte allarme, che si collega all’apprensione globale per i roghi nel grande ‘polmone’ dell’Amazzonia, oltre che in Africa. “La vostra bella isola del Madagascar è ricca di biodiversità vegetale e animale, e questa ricchezza è particolarmente minacciata dalla deforestazione eccessiva a vantaggio di pochi; il suo degrado compromette il futuro del Paese e della nostra casa comune”, sottolinea Francesco – arrivato dal Mozambico – nell’incontro con le autorità del Paese ad Antananarivo, dopo il colloquio col giovane presidente Andry Rajoelina, 45 anni, proprietario di emittenti radio e tv.
LA BIODIVERSITA’ ANIMALE E VEGETALE MINACCIATA DAL CONTRABBANDO
“Come sapete, le foreste rimaste sono minacciate dagli incendi, dal bracconaggio, dal taglio incontrollato di legname prezioso. La biodiversità vegetale e animale è a rischio a causa del contrabbando e delle esportazioni illegali”, rileva. Temi cari a Bergoglio, che anche nel 2015, dal quartier generale dell’Onu in Africa, aveva puntato il dito contro bracconaggio e traffico di avorio. Secondo il Pontefice, “non possiamo parlare di sviluppo integrale senza prestare attenzione alla nostra casa comune e prendercene cura”, poiché “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale'”. Al termine del discorso, sul prato antistante il Ceremony Building, insieme al presidente Rajoelina il Papa, come gesto simbolico, ha piantato un albero di baobab. (nella foto in alto, Gianluigi Guercia/Afp, il papa con una veste dai motivi animalier a Maputo, in Mozambico)
– Papa Francesco si è espresso molte volte a proposito della natura e degli animali e del loro sfruttamento: qui l’archivio di 24zampe.