Cento ettari per gli “Agricoltori resistenti”: così salviamo le api

Sono più di 50, dal nord al sud della penisola, gli ettari attualmente a fiori e piante amiche delle api seminati con uno speciale miscuglio di semi prodotto in Italia e finalizzati a riportare la biodiversità nelle zone agricole del Paese con il progetto “Bee the Future – 100 ettari per il futuro delle api”. L’attività ambientale, che mette insieme agricoltori e apicoltori e che è stata lanciata da Terra Madre Salone del Gusto 2018, ha visto nei primi nove mesi il coinvolgimento di 50 “Agricoltori Resistenti” che hanno messo a disposizione i loro terreni per la semina. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Eataly, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e Università degli Studi di Palermo con l’obiettivo di raggiungere i 100 ettari utili allo scopo di riqualificare zone compromesse dal punto di vista ambientale e restituire alla campagna il giusto ruolo ecosistemico, utilizza semi biologici di 10 specie mellifere, a impollinazione aperta e non conciati in modo di evitare l’uso di pesticidi e mettere in atto un’azione benefica a favore degli impollinatori. “Il senso di questo progetto lanciato da Eataly, Slow Food e l’Università di Palermo è proprio nella creazione – spiega il presidente esecutivo Eataly Andrea Guerra – di una rete di attori virtuosi che, uniti, possano portare avanti iniziative buone a sostegno della salute dell’ambiente e della bellezza del nostro paesaggio”. “Siamo felici – aggiunge – di essere già arrivati a 50 ettari e che Bee the Future si faccia promotore di momenti di aggregazione e riflessione su queste tematiche attuali”.

Alexandrine Brion, a beekeeper who breeds queen bees for her beekeeper colleagues that need to regenerate their hives, holds a honeycomb, in La Bollene-Vesubie, France, July 2, 2019. Picture taken July 2, 2019. REUTERS/Eric Gaillard     TPX IMAGES OF THE DAY

Alexandrine Brion, a beekeeper who breeds queen bees for her beekeeper colleagues that need to regenerate their hives, holds a honeycomb, in La Bollene-Vesubie, France, July 2, 2019. Picture taken July 2, 2019. REUTERS/Eric Gaillard