Il 20 maggio la Giornata mondiale delle api, patrimonio di biodiversità

Torna lunedì 20 maggio la Giornata mondiale delle api. Proclamata nel 2018 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite su iniziativa della Repubblica Slovena (data di nascita dello sloveno Anton Janša, che nel XVIII secolo ha sperimentato le moderne tecniche di apicoltura) e con il sostegno e il voto favorevole dell’Italia. Una celebrazione che ha lo scopo di attirare l’attenzione sul ruolo chiave di questi piccolissimi e operosi insetti, messi a dura prova dalle attività umane e dai cambiamenti climatici. Le api, così come gli altri impollinatori, farfalle, pipistrelli e colibrì, sono a rischio per colpa dei pesticidi, dei cambiamenti di uso del suolo e delle pratiche di monocoltura che riducono le sostanze nutritive disponibili. Un rischio tanto concreto da spingere la Commissione Ue a registrare un’iniziativa dei cittadini dal titolo “Salviamo le api! Protezione della biodiversità e miglioramento degli habitat degli insetti in Europa”. Il loro faticoso lavoro è invece prezioso non solo per la produzione del miele ma addirittura per la sopravvivenza dell’ecosistema.

api_girasole

IN ITALIA UN MILIONE E MEZZO DI ALVEARI…

Da noi, la Fai-Federazione Apicoltori Italiani festeggia la “Giornata Mondiale dell’Ape Italiana”, una sottospecie di ape autoctona che in un secolo si è diffusa e ed è apprezzata in tutto il pianeta. “Un caso unico – spiega ancora Fai – che motiva ancor di più le ragioni dell’orgoglio e dell’impegno della comunità apistica nazionale a tutelare e salvaguardare questo prezioso patrimonio della nostra biodiversità”. La categoria apistica ha conseguito dal 2004 lo status di “produzione agricola” riconosciuto dal nostro Codice civile. Gli apicoltori censiti sono circa 55mila, cui se ne aggiungono almeno altri 5mila che, specie tra i giovani, stanno manifestando entusiasmo e propositi di investimento in questo settore. Il patrimonio apistico nazionale è in crescita e, nonostante le numerose avversità, nel 2018 ha raggiunto un milione e mezzo di alveari, con una produzione potenziale di circa 23mila tonnellate e un volume d’affari stimato in 150 milioni di euro, cui sono da aggiungere 2 miliardi di euro di valore della produzione delle sole colture di interesse agro-alimentare.

TOPSHOTS This picture taken in Godewaersvelde, northern France, on July 24, 2015 shows a bee on a leaf. AFP PHOTO / PHILIPPE HUGUEN

… E 50 VARIETA’ DI MIELE (MA QUEST’ANNO E’ CRISI)

In Italia – spiega la Coldiretti – esistono più di 50 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino. Purtroppo quest’anno la produzione di miele è praticamente azzerata a causa dell’andamento climatico, siccitoso del mese di marzo seguito da un mese di aprile e maggio dal meteo particolarmente capriccioso caratterizzato da vento, pioggia e sbalzi termici, che non avrebbe consentito alle api neanche di trovare nettare sufficiente da portare nell’alveare. Il rischio è di un aumento delle importazioni dall’estero, che già nel 2018 sono risultate pari a 27,8 milioni di chili in aumento del 18% rispetto all’anno precedente. La metà arriva da Ungheria e Cina.

  • Egidio Montagna |

    Salviamo le api anche qui in Allgäu

  • Egidio Montagna |

    Salviamo le api anche qui in Allgäu

  • Manuela |

    Il miele, soprattutto in Italia, è considerato un prodotto preziosissimo e da tutelare. La legislazione vigente talvolta impone (e talvolta suggerisce) una serie di analisi e di controlli a carico dei produttori, commercianti ed importatori di miele per garantire che il prodotto che arriva al consumatore sia qualitativamente in linea con quanto dichiarato in etichetta e privo di adulterazioni e frodi. In un momento in cui le importazioni di miele aumentano, tali controlli sono sempre più necessari e doverosi.

  • Manuela |

    Il miele, soprattutto in Italia, è considerato un prodotto preziosissimo e da tutelare. La legislazione vigente talvolta impone (e talvolta suggerisce) una serie di analisi e di controlli a carico dei produttori, commercianti ed importatori di miele per garantire che il prodotto che arriva al consumatore sia qualitativamente in linea con quanto dichiarato in etichetta e privo di adulterazioni e frodi. In un momento in cui le importazioni di miele aumentano, tali controlli sono sempre più necessari e doverosi.

  • Michela |

    Bisogna proteggere queste affascinanti creature ,cercando di fare più informazione .

  Post Precedente
Post Successivo