Manifestazione degli animalisti della Leal, Lega antivivisezionista, ieri pomeriggio ad Arezzo, davanti al tendone del circo Millennium. I volontari hanno distribuito volantini ideati dall’associazione specificatamente per i bambini, molti dei quali hanno deciso, insieme alle loro famiglie, di non assistere allo spettacolo. “Non siamo contro i circhi ma siamo contro lo sfruttamento degli animali negli spettacoli – ha dichiarato Bruna Monami, vicepresidente della Leal -. Abbiamo grande rispetto per i lavoratori sulla pista, vorremmo vedere uno spettacolo magico fatto di luci, suoni, atmosfera e bravura degli artisti. Non può esserci magia dove c’è lo sfruttamento di altri esseri senzienti”.
NON CI PUO’ ESSERE MAGIA DOVE C’E’ SFRUTTAMENTO
Per Monami, “gli animali privati della libertà vengono portati fuori dalle gabbie o dai box solo in occasione degli spettacoli che prevedono la loro esibizione. Le gabbie anguste o piccoli box sostituiscono gli ampi spazi in cui dovrebbero correre. I numeri degli animali che tanto divertono gli spettatori del circo sono il risultato di ore e ore di faticoso allenamento, causa di stress e sofferenza”.
GLI PSICOLOGI: “SPETTACOLO DANNOSO PER I BAMBINI”
A sostegno della propria tesi Leal riporta un documento firmato da circa 600 psicologi: “Questi spettacoli sono dannosi per i bambini, che apprendono dai genitori e dagli adulti qual è il comportamento corretto. Quindi, vedendo l’adulto ridere e divertirsi di fronte a tristezza, dolore e disagio da parte dell’animale, si abituano a non vedere la sofferenza dell’animale e imparano che è divertente”. (nella foto in alto la protesta di ieri a Arezzo, qui sopra la giraffa sequestrata poche settimane fa a Brescia)