Tordi, merli, cesene: 2mila uccelli sequestrati in allevamenti nel forlivese e liberati

Oltre duemila uccelli sequestrati, per un valore di circa 150-200mila euro e cinque persone denunciate all’autorità giudiziaria. E’ l’esito di un’operazione che i carabinieri forestali di Forli-Cesena, coadiuvati da ornitologi della Lipu e da medici-veterinari dell’Ausl, hanno fatto a gennaio in alcuni allevamenti di avifauna selvatica della provincia. Gli uccelli – tordi bottaccio, tordi sassello, merli, cesene e allodole, che verranno gradualmente rimessi in ambiente naturale – erano sprovvisti degli anelli identificativi per attestarne l’origine lecita, oppure avevano anelli manomessi. Anche Lipu sul proprio sito ha titolato la notizia “I signori degli anelli”, raccontando nei dettagli i trucchi più diffusi di chi pratica questi commerci.

I “SIGNORI DEGLI ANELLI” CATTURAVANO ESEMPLARI SELVATICI E LI SPACCIAVANO PER ALLEVATI

Gli esemplari che risultavano temporaneamente inabili al volo sono stati portati al centro di recupero “Il pettirosso” di Modena per le cure riabilitative e il successivo reinserimento in natura. Alla base di queste prassi illecite ci sarebbero l’interesse economico: allevare e uccelli di specie selvatica in cattività risulta particolarmente oneroso. Meglio acquistare esemplari adulti sul mercato nero per poi farli passare come nuovi nati in allevamento e poterli vendere a scopo ornamentale, come richiami vivi nell’esercizio venatorio da appostamento, come soggetti riproduttori per altri allevamenti oppure per essere utilizzati nelle mostre ornitologiche a fini espositivi.