La Lac preoccupata: si punta alla deregulation della caccia

AGGIORNAMENTO DEL 21 GENNAIO 2019 IN CODA – RITIRATI GLI EMENDAMENTI “PRO CACCIA”

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POST ORIGINALE

La Lega per l’Abolizione della Caccia (Lac) chiede che siano dichiarati inammissibili e respinti alcuni emendamenti al decreto Semplificazioni presentati al Senato da un gruppo di parlamentari leghisti, definiti “emendamenti spara-tutto”. Gli emendamenti, secondo la Lac, prevedono di “trasformare le attuali aziende faunistico-venatorie (che oggi per legge devono essere senza scopo di lucro) in riserve di caccia a scopo di lucro; aggirare l’obbligo di annotazione immediata sul tesserino venatorio regionale dell’animale selvatico appena ucciso; consentire ai privati cacciatori di soppiantare numericamente, nel controllo faunistico delle specie problematiche in agricoltura, gli agenti venatori delle Province; blindare le cacce in deroga ai piccoli uccelli protetti, consentendo alle Regioni di fissarle con legge regionale; sostituire i pareri consultivi obbligatori dell’Ispra con quelli di istituti od osservatori regionali”. “Come una sorta di sberleffo al ‘contratto di governo‘ tra Lega e M5S, che in materia di fauna selvatica prevede solo azioni per il contrasto al bracconaggio – scrive la Lac in un comunicato -, si sta maldestramente cercando di usare il decreto-legge ‘Semplificazioni’ per introdurre alcune forme di deregulation della caccia e della gestione faunistica”. Per la Lac “è ora di porre fine a questi bassi stratagemmi, tesi soltanto ad infilare alla chetichella dentro provvedimenti legislativi forme di deregulation della caccia che nulla hanno a che spartire con i temi della buona amministrazione e dell’aiuto alle imprese”. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO – DE PETRIS CONDIVIDE LE PREOCCUPAZIONI DI LAC

“Gli emendamenti della Lega al Dl Semplificazione sono una vera e propria deregulation della caccia: calendari venatori allungati, possibilità di aggirare l’obbligo di annotazione immediata sul tesserino venatorio regionale dell’animale selvatico appena ucciso, uso di richiami vivi, possibilità di sparare ai piccoli uccelli protetti e tanti altri orrori, proposte che devono essere dichiarate inammissibili e respinte da parte di chi dice di avere a cuore la fauna selvatica”. Così la senatrice di Liberi e Uguali Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. “Chiediamo al ministro dell’Ambiente Costa e ai senatori del M5S – aggiunge – che, nella scorsa legislatura, si erano opposti con noi a modifiche peggiorative della vigente disciplina sulla caccia di bloccare sul nascere questi sciagurati emendamenti. Dopo lo scontro sulle trivellazioni petrolifere, è ormai evidente che non esiste una politica del governo sulle questioni di maggior rilievo in materia ambientale”.

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AGGIORNAMENTO DEL 21 GENNAIO 2019 – RITIRATI GLI EMENDAMENTI “PRO CACCIA”

Enpa, Lac, Lav, Lipu, Wwf valutano molto positivamente il ritiro degli emendamenti di deregulation venatoria, presentati al Senato in sede di conversione del decreto-legge “Semplificazioni”. «Ringraziamo i senatori di maggioranza e di opposizione delle Commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici per le decisioni assunte», dichiarano le associazioni. Entrando nel dettaglio, l’emendamento 3.0.75 permetteva di aggirare la norma nazionale sull’annotazione immediata dei capi abbattuti, mentre gli emendamenti 3.0.76 e 3.0.74 consentivano, rispettivamente, di ricorrere ai cacciatori per il “controllo” della fauna e di trasformare le aziende venatorie in un vera zona franca per un nuovo business sulla caccia. «Le conseguenze di un’approvazione sarebbero state gravissime: lo stravolgimento della legge nazionale 157/92, la violazione delle normative comunitarie con la riapertura di contenziosi e procedure d’infrazione da parte europea, un ulteriore duro impatto sul nostro patrimonio di fauna selvatica, su cui invece dovrebbe essere esercitata solo una maggiore, efficace, tutela. Ci opponiamo fermamente – proseguono Enpa, Lac, Lav, Lipu, WWF – a qualsiasi modifica peggiorativa delle norme sugli animali selvatici, per i quali è anzi necessario alzare i livelli di tutela e migliorare le politiche di conservazione. Vogliamo rivolgere il più vivo ringraziamento a tutti i cittadini che, soprattutto attraverso i canali social, hanno partecipato e sostenuto questa battaglia dalla parte della natura e degli animali selvatici».