Apre la caccia, gli animalisti denunciano i “troppi favori alle doppiette’

Al fuoco dei cacciatori rispondono gli animalisti, a colpi di ricorsi ai Tar e proteste di piazza. Domenica 16 settembre apre la stagione ufficiale della caccia – al netto delle pre-aperture decise dagli enti locali un paio di settimane fa – ma le associazioni già sabato si riuniscono a Firenze per una manifestazione nazionale che chiede la tutela della fauna, delle persone che ogni anno vengono impallinate e la messa al bando delle doppiette. La Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, che raccoglie una sessantina di organizzazioni protezionistiche, tra cui Enpa, Lav, Oipa, Lndc e Leidaa, scrive in un comunicato che “anche questa stagione di caccia, dopo le pre-aperture in quasi tutte le Regioni, prende avvio come al solito tra abusi e forzature filo-venatorie praticamente sull’intero territorio nazionale, calpestando morale, scienza e giurisprudenza, con deroghe adottate all’ultimo momento o ancora in assenza di piani faunistici venatori”.

ENPA: CALENDARI PALESEMENTE ILLEGITTIMI

“Le Regioni continuano ad emanare calendari palesemente illegittimi – dice l’Enpa -, che violano consapevolmente sentenze di Tar e di Consiglio di Stato, che ignorano i pareri dell’Ispra e che concedono sempre più possibilità di sparo. Persino alle specie il cui stato di conservazione è negativo”. In Sardegna le ong sono riuscite a far sospendere il Calendario venatorio che rendeva cacciabile la lepre sarda. In Toscana Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf sono ricorsi al Tar contro la delibera regionale che amplia i periodi di caccia e il numero di specie cacciabili rispetto alle raccomandazioni dell’Ispra (il centro studi del Ministero dell’Ambiente).

IL GOVERNO FERMI LE REGIONI “SPARATUTTO”

La Lipu ha già avviato ricorsi a Tar e Ue contro le proposte di legge della Lombardia per l’uso di richiami vivi e l’autorizzazione a sparare a specie non cacciabili come peppole e fringuelli. Per la Federazione delle ong animaliste, “se vuole davvero il cambiamento, questo Governo fermi la deriva delle Regioni “sparatutto”, dove le doppiette, nonostante il nettissimo calo numerico, la fanno ancora e sempre da padrone. Inflessibile dev’essere la difesa della fauna selvatica, con immediati ricorsi contro le deroghe volute dalle Regioni, secondo la linea delle impugnazioni positivamente seguita nel caso delle leggi delle Province autonome di Trento e Bolzano che autorizzavano la cattura e l’abbattimento di lupi ed orsi”.