Genova, partito il recupero degli animali nelle case degli sfollati

AGGIORNAMENTO DELLE 20.00 IN CODA – ANCHE LNDC IN ZONA ROSSA A GENOVA

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AGGIORNAMENTO DELLE 19.30 IN CODA – ENPA OFFRE ASSISTENZA E UN NUMERO TELEFONICO

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E’ stata Keba, una giovane tigrata, la prima gattina messa in salvo dai vigili del fuoco che, ieri, sono entrati nelle abitazioni sfollate nell’area sotto il Ponte Morandi, crollato sabato mattina a Genova, in Valpolcevera, nel ponente cittadino. Ci sono alcune decine di animali, gatti, ma anche cani, tartarughe, canarini e al momento – hanno spiegato il giorno di Ferragosto i responsabili dei soccorsi al varco di via Fillak – la priorità è mettere in salvo loro. Il secondo passo sarà il recupero dei documenti dei residenti e dei loro ospiti: i dati parlano di oltre seicento sfollati, circa trecento nuclei famigliari divisi in undici palazzine. “Ho dei parenti che sono venuti a trovarmi e devono tornare in Sud America – racconta Victor Guerra, abitanti in via Porro 5 da soli due anni – ma non possono farlo”. I vigili del fuoco hanno spiegato che i primi documenti saranno recuperati oggi. Impossibile per motivi di sicurezza fare entrare gli abitanti nelle loro case come si è provato a fare ieri mattina. Le operazioni erano durate pochi minuti, poi le verifiche di stabilità sul pilone del viadotto rimasto in piedi hanno portato alla decisione di stoppare la procedura. (foto sopra Andrea Leoni/Afp, sotto Nicola Marfisi/Ap, Stefano Rellandini/Reuters, Luca Zennaro/Ansa)

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AGGIORNAMENTO DELLE 19.30 – ENPA OFFRE ASSISTENZA E UN NUMERO TELEFONICO

“In queste ore – spiega Massimo Pigoni, vicepresidente nazionale di Enpa nonché responsabile del Centro Recupero Animali Selvatici di Campomorone, gestito proprio da Enpa – con centinaia di persone costrette a lasciare le proprie abitazioni si sta profilando una vera emergenza. Che interessa non soltanto cani e gatti, ma, anche, conigli, roditori, pappagalli e persino rettili. Per loro siamo in grado di fornire un’assistenza diretta ospitandoli nelle nostre strutture, adatte a queste specie. Chi dovesse aver bisogno di assistenza può contattare lo 0107212178“. Invece, per quanto riguarda cani e gatti, l’associazione – che a Genova non gestisce canili né gattili – può offrire un sostegno indiretto tramite la propria rete di volontari e sostenitori, cercando stalli e altre sistemazioni. Anche d’emergenza.

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AGGIORNAMENTO DELLE 20 – ANCHE LNDC IN ZONA ROSSA A GENOVA

La Sezione locale della Lega del Cane si è subito attivata per dare supporto agli animali in difficoltà nella zona rossa a Genova, in particolare due colonie feline che possono essere raggiunte solo dai Vigili del Fuoco a cui Lndc fornisce il cibo da distribuire. La tragedia ha inevitabilmente coinvolto anche gli animali che popolano quella parte della città. “Da quello che ci risulta, tutti gli animali di proprietà sono al sicuro con le loro famiglie in alloggi temporanei e in attesa di avere una sistemazione definitiva”, dicono dalla sezione di Genova. “Insieme alle altre associazioni del posto ci siamo resi disponibili a dare un supporto a eventuali animali in difficoltà. Attualmente la situazione più critica riguarda due colonie feline che si trovano proprio nella zona rossa, dove è impossibile entrare. Per questo motivo ci siamo coordinati con i Vigili del Fuoco a cui forniamo il cibo necessario e loro provvedono a metterlo a disposizione dei gatti delle colonie, e per questa collaborazione li ringraziamo profondamente”.

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A firefighter carries a cat recovered from the houses near the collapsed Morandi Bridge, in the port city of Genoa, Italy August 16, 2018. REUTERS/Stefano Rellandini

Residents get their belongings from their homes, in Genoa, Italy, 16 August 2018. Italian authorities, worried about the stability of remaining large sections of the partially collapsed Morandi bridge, evacuated about 630 people from nearby apartments. The Genoa prefect's office on Thursday corrected the death toll, saying 38 people are known to have died, not 39 as previously reported. The death toll remains provisional. ANSA/LUCA ZENNARO