A Washington parte un censimento dei gatti della capitale, con lo scopo di aiutare a sviluppare metodi per gestire le popolazioni feline di tutti gli Stati Uniti. Il progetto si chiama “DC Cat Count” ed è gestito da un’alleanza tra Smithsonian Conservation Biology Institute e animalisti di Humane Society e altre associazioni. Con fototrappole, interviste domestiche e altre tecniche (tra cui una app sul modello di citizen science) si cercherà di determinare quanti gatti domestici e rinselvatichiti vivono nella città di circa 700mila abitanti. Secondo DC Cat Count, scrive la Reuters, sapere quanti sono aiuterà i rifugi ad allocare meglio le risorse e gli esperti di fauna selvatica a monitorare i gatti e gestire la popolazione di gatti randagi. Secondo uno studio condotto da scienziati del governo Usa, pubblicato nel 2013, i gatti – in gran parte quelli rinselvatichiti – sono la principale causa di morte di uccelli e piccoli mammiferi. Lo studio ha comunque concluso che i gatti sono tra le cento peggiori specie invasive al mondo e sono universalmente indicati come responsabili di aver condotto a estinzione decine di altre specie, predando tane, nidi e uova. Quasi una famiglia statunitense su tre ha almeno un gatto, per un totale di oltre 74 milioni in tutto il paese, secondo le stime dell’American Veterinary Medical Association (dati 2012). Il censimento di Washington avrà un costo stimato di 1,5 milioni di dollari e dovrebbe essere completato nel giugno del 2021.
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