La comunicazione animalista si fa sempre più ardita e dimostra di non spaventarsi davanti all’avversario più temibile. “McDonald’s sostiene la crudeltà sugli animali?”, si chiede Animal Equality da uno dei cartelloni pubblicitari più in vista del mondo, quello di Times Square a New York. Uno spot animato, visibile sotto, mostra brevemente un pollo prima incerto sulle gambe e poi a terra e incoraggia i consumatori a boicottare la catena di fast food più nota. “Ogni anno centinaia di milioni di polli soffrono negli allevamenti che riforniscono McDonald’s – afferma la pagina web della campagna McChicken Cruelty (TruthAboutMcDonalds.com) -, allevati per avere cosce innaturalmente grandi da non sopportare il proprio peso, stipati in capannoni dove la luce del sole non filtra, immersi nella sporcizia e incapaci dei comportamenti più naturali. Sono condizione inaccettabili”, conclude Ae. Su instagram, l’associazione animalista si chiede quando McDonald’s interverrà sui propri fornitori di pollame. Altre catene di fast food infatti, tra cui Kfc, Subway, Burger King e Jack in the Box, si sono tutte impegnate a modificare le loro politiche sul benessere degli animali ma l’assenza di iniziative da parte di McDonald’s, leader assoluto del settore, impedisce un cambiamento radicale. Animal Equality international suggerisce ad esempio di introdurre più opzioni vegane. Il successo in Svezia del McVegan Burger dimostrerebbe che i clienti sono interessati all’acquisto di nuove e innovative opzioni senza prodotti animali. Ma, Finlandia esclusa, il panino veg non è attualmente disponibile in nessun altro paese.
Ogni anno centinaia di milioni di polli finiscono nel menù McDonald's. Animal Equality International ha lanciato una campagna rivolta al colosso del fast food a Time Square, New York. Tutti devono sapere, solo la conoscenza ci renderà liberi di fare la scelta giusta 💪🏻🐓 pic.twitter.com/c73nXmOdWm
— AnimalEqualityItalia (@AE_Italia) July 21, 2018