Otto allevatori trentini vogliono dimostrare che convivere pacificamente col lupo è possibile e si affidano ai cani da guardianìa per difendere il bestiame. In un territorio dove la gestione dei grandi predatori e del lupo rappresenta da sempre un tema caldo e dibattuto c’è dunque chi sceglie di “salvaguardare la biodiversità e promuovere una convivenza armoniosa e positiva tra uomo e predatore”, spiega l’Associazione (per la Difesa del Patrimonio Zootecnico dai Grandi Predatori) da loro fondata. Grazie a un accordo con il progetto “Farmers&Predators” di Almo Nature, azienda di pet food che produce alimenti utilizzando ingredienti di qualità, ora gli allevatori dell’Adgp alimentano i 26 cani da guardianìa utilizzati per difendere il gregge e proteggere il raccolto con una fornitura Almo.
LE AZIENDE COINVOLTE DAL PROGETTO
E così all’Agriturismo Malga Riondera di Ala, all’Azienda Agricola Viola Bruno a Predaia, all’Agriturismo Maso Pertener a Comano Terme, all’Azienda Maso Eden a Vigo Cavedine, all’Azienda Agricola Paolo Chistè, all’Azienda Agricola Grosselli Lino a Madruzzo, all’Azienda Agricola Zanoni Ivan a Cloz e all’Agritur Maso Lena a Predazzo i 26 cani da guardia, adulti e cuccioli, tra cui 25 pastori maremmano abruzzesi e 1 San Bernardo (che grazie al suo essere molto territoriale protegge il vigneto e salva il raccolto) “è assicurato il mantenimento alimentare gratuito grazie all’azione ‘Reduce the Conflict‘ di Almo Nature: circa 500g di pappa al giorno per ciascun cane per tutto il 2018, con forniture a cadenza quadrimestrale, per un totale di 1.620 Kg di alimento secco”, spiega il produttore di petfood.
IL PATTO CON GLI ALLEVATORI
La collaborazione prevede che gli allevatori non intraprendano alcun atto di ostilità nei confronti dei predatori e che i cani siano tenuti e addestrati con rispetto. “Tra l’uomo e l’animale esiste un partenariato preciso dove il cane, svolgendo un ruolo di alleato fedele, merita un trattamento e cure conseguenti. Il lupo c’è ed è un elemento fondamentale dell’ecosistema. L’unica vera soluzione è quella di organizzarsi per potersi difendere al meglio, nel pieno rispetto della natura e della biodiversità”, dice Camila Arza Garcia, responsabile del progetto Farmers&Predators di Almo Nature. “Ci schieriamo dalla parte del lupo e sosteniamo tutti quegli allevatori che scelgono la via della prevenzione, dei quali supporteremo la produzione alimentare, di qualità certificata, perchè crediamo che uccidere i predatori non sia la soluzione alle difficoltà economiche del lavoro”. Di recente gli azionisti di Almo Nature hanno donato il 100% delle azioni a una Fondazione perchè li utilizzi a favore degli animali e dell’ambiente: la Fondazione Capellino.