Anche Bolzano prepara la legge per consentire prelievi di orsi e lupi

Dopo la decisione di lunedì della giunta provinciale di Trento, è stata la volta della giunta provinciale della provincia autonoma di Bolzano a decidere il via libera al prelievo, alla cattura o all’uccisione dei grandi carnivori, a condizione che non esista un’altra soluzione valida. Gli orsi, ma soprattutto i lupi in Trentino-Alto Adige stanno aumentando di numero e non mancano episodi di avvicinamento ai centri abitati o alle zone coltivate, ed ecco che le giunte delle Province autonome corrono ai ripari. “La Provincia di Bolzano stabilirà i prelievi di singoli esemplari, ma solo a patto che non esista un’altra soluzione e che ciò non pregiudichi il mantenimento della specie.

OGNI INTERVENTO SARA’ DA CONCORDARE CON L’ISPRA

Ogni intervento dovrà essere concordato con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)”, ha annunciato il presidente della giunta provinciale di Bolzano Arno Kompatscher. Il disegno di legge “Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori”, composto da un unico articolo, approvato dalla giunta provinciale su proposta dell’assessore all’agricoltura Arnold Schuler, prevede che il presidente della Provincia adotti le misure di applicazione della direttiva europea Habitat di prevenzione e di intervento per la gestione della presenza dell’orso e del lupo nel territorio provinciale.

“COME PROVINCIA ABBIAMO COMPETENZA SULLA DIRETTIVA HABITAT”

La norma non autorizza però la popolazione a prelievi, catture o uccisioni degli esemplari nel loro habitat naturale. “La direttiva europea Habitat interviene in tema di agricoltura, sulla quale abbiamo come Provincia la competenza primaria. Questo ci dà la possibilità di recepire direttamente tale normativa con un disegno di legge proprio e di mettere in atto le misure necessarie per tutelare l’agricoltura di montagna e con essa la biodiversità del territorio”, ha chiarito il presidente Arno Kompatscher.

LE REAZIONE DEGLI ANIMALISTI DI ENPA E LEIDAA

Sulla questione è intervenuta l’Ente Nazionale Protezione Animali Enpa onlus che ritiene “impensabile di poter “gestire” a proprio piacimento, cioè con l’inaccettabile politica degli abbattimenti, la fauna la selvatica e le specie particolarmente protette come lupo e orso. “La verità – spiega Enpa – è che le Province Autonome di Trento e Bolzano stanno lanciando con arroganza una sfida all’Europa e al nuovo governo. Governo al quale chiediamo di richiamare le istituzioni del Trentino Alto Adige al rispetto della legge e di fermare questi pericolosissimi impulsi alla deregulation”. Se il disegno di legge dovesse andare in porto, Enpa è pronto a mobilitazione, fa sapere l’ente. Negativo anche il giudizio di Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista e della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente: “No alla licenza di uccidere, il Governo fermi le iniziative elettorali del Trentino Alto-Adige”. Secondo Brambilla, “la vera motivazione di queste ‘fughe in avanti’ è ovviamente elettorale. La Regione autonoma ci sta provando in tutti modi ad ottenere la possibilità di sparare a queste specie protette”. (Ansa)

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