Le macellazioni rituali senza stordimento degli animali possono avvenire soltanto in un macello riconosciuto. Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue intervenendo su un caso sollevato da un tribunale belga. Secondo la Corte, il provvedimento introdotto nel 2015 nelle Fiandre secondo cui tutte le macellazioni di animali senza stordimento, anche quelle effettuate nell’ambito della festa musulmana del sacrificio, devono aver luogo solo nei macelli riconosciuti è valido alla luce della libertà di religione garantita dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. La regolamentazione, introdotta dal ministro della Regione Fiandre competente per il benessere animale ha infatti il solo scopo di organizzare il libero esercizio della macellazione rituale e non comporta una limitazione del diritto alla libertà di religione dei musulmani praticanti e tiene inoltre conto delle principali norme Ue in materia di protezione del benessere degli animali e della salute dei consumatori di carne animale. Soddisfatta l’associazione belga Gaia, da sempre in prima linea contro le macellazioni rituali, problema particolarmente sentito in Belgio. (nella foto, una delle immagini della campagna Gaia per la festa del sacrificio dell’anno scorso)
