Fondi Ue per salvare razze autoctone toscane come la capra garfagnina o l’asino amiatino

Incentivi dell’Ue per gli allevatori che scelgono di “salvare” una razza autoctona della Toscana. Pecora bianca garfagnina, asino amiatino, cavallo monterufolino e bovini della Calvana sono alcune delle razze autoctone toscane a rischio estinzione e per le quali la Regione ha emanato il bando “Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità”, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale Feasr 2014-2020. I premi, a seconda della razza, variano da 200 e 500 euro a Uba (unità di bestiame adulto) per 5 anni. Le domande per ottenere gli aiuti dovranno essere presentate online sul sito di Artea entro il 15 maggio. Scopo del bando, che per il 2018 ha un budget finanziario di quasi 340mila euro, è conservare la biodiversità rurale, con incentivi a mantenere i riproduttori di razze autoctone minacciate da estinzione. In Toscana, si spiega, la grande biodiversità di razze animali rappresenta un patrimonio ambientale e storico-culturale di singolare ricchezza che richiede specifiche azioni di tutela. Le razze animali che hanno attualmente bassa consistenza numerica sono state nel tempo progressivamente abbandonate proprio a causa della loro bassa produttività che determinava, e tuttora determina, un minor reddito per l’allevatore. La Regione, col bando, intende contribuire a colmare, almeno parzialmente, questo differenziale di reddito, erogando premi per Uba. In questo modo si incentiva, per almeno 5 anni, il mantenimento di riproduttori appartenenti a razze autoctone minacciate dal rischio di abbandono. (foto d’archivio)