Crollano del 10% i consumi di carne di agnello sulle tavole di Pasqua degli italiani e questo nonostante i prezzi risultino in diminuzione del 5% rispetto allo scorso anno. Lo afferma il Codacons, che sta monitorando i consumi alimentari delle famiglie durante l’imminente festività. A conti fatti, quindi, si mangeranno complessivamente meno di 5mila tonnellate di agnello, confermando la tendenza sempre più pronunciata delle famiglie a sostituire la carne ovina con pollo, tacchino e maiale. Una scelta, commenta l’associazione, su cui pesano le tante campagne di sensibilizzazione avviate negli ultimi anni dagli animalisti e che hanno modificato le abitudini a tavola degli italiani. In particolare in questi giorni si sono moltiplicati gli appelli a risparmiare agnelli e capretti. La notizia di stamattina, solo l’ultima in ordine di arrivo, il disegno di legge presentato alla Camera da Michela Vittoria Brambilla per avviare alla macellazione solo animali adulti. Più carne bianca e maiale e sempre meno agnello quindi sulle tavole imbandite per Pasqua, conclude il Codacons, ma non mancheranno salami e la classica corallina. In base alle stime dell’associazione nelle tavole verranno consumati nei soli due giorni di festa del 1-2 aprile 13mila tonnellate di salumi e insaccati. La Pasqua veg è ancora lontana. (nella foto sotto, il tweet con cui Brigitte Bardot chiede a Papa Francesco di far sentire la propria voce contro la strage degli innocenti)
