Il ciclone bomba sulla Florida fa piovere “frozen iguanas”, gli esperti: “Non toccatele, mordono”

Piovono iguane. Non è il titolo di un film d’animazione ma una situazione reale in Florida, lo stato Usa “caldo” per antonomasia, colpito invece dall’anomala ondata di freddo del “ciclone bomba” sulla costa americana orientale. Questi rettili, specie invasiva nell’area, mal sopportano il calare delle temperature e si “paralizzano” intorno ai 7° C, pur continuando a respirare. Un meccanismo naturale di difesa per animali a sangue freddo. Con il termometro del mattino compreso tra i 4° e i 10° C, le “frozen iguanas” (come le ha prontamente ribattezzate il web) cadono dagli alberi dove trovano rifugio e restano bloccate a terra in uno stato di paralisi muscolare che si risolve con un innalzamento della temperatura, magari per insolazione, o con la morte. Le autorità veterinarie mettono in guardia chi trovasse un’iguana: non va toccata perché potrebbe mordere non appena il corpo si riscalda, cosa che avviene intorno ai 10° C. Non lo fanno nemmeno gli addetti della Florida Fish and Wildlife Conservation Commission, essendo la specie invasiva e dunque dannosa per l’ambiente vengono di fatto lasciate al loro destino. Non altrettanto accade alle tartarughe marine, anche loro a sangue freddo, che vengono soccorse quando trovate bloccate in spiaggia. (nella foto sopra Ap/Frank Cerabino/Palm Beach Post, una frozen iguanas a Boca Raton, Florida)