Ogni anno miliardi di salmoni allevati in cattività vengono rilasciati nei fiumi per ripopolare gli stock selvatici ma uno su due è sordo perché è cresciuto troppo in fretta. E’ quanto emerge da uno studio condotto dall’Università australiana di Melbourne, secondo il quale questi pesci presentano una deformità negli otoliti, le formazioni ossee dell’orecchio interno che rilevano il suono. Secondo la ricerca pubblicata dal “Journal of Experimental Biology”, gli otoliti nei salmoni atlantici da allevamento sarebbero più leggeri e meno stabili, con una forma cristallina diversa rispetto ai loro cugini selvatici. Un difetto che sarebbe causato dalla combinazione di genetica, alimentazione ed esposizione a luce prolungata, tre fattori collegati tra loro, secondo lo studio, da un elevato tasso di crescita. La sordità, secondo i ricercatori, riguarda comunque il 95% dei pesci di allevamento ma per il salmone la situazione è più problematica. La loro sopravvivenza è infatti da 10 a 20 volte inferiore a quella dei salmoni selvatici perché non riescono a sentire i pericoli a causa dell’udito compromesso. Per studiare il fenomeno, i ricercatori australiani si sono uniti al Norwegian Institute for Nature Research concentrandosi sui paesi con le più grandi produzioni allevate di salmoni al mondo e quindi Norvegia, Canada, Scozia, Cile e Australia. Una volta trovata la causa, ora l’obiettivo della ricerca è analizzare il processo di allevamento per trovare una soluzione.
Indica un intervallo di date:
Segui anche su
Commenti Recenti
I Nostri Blog
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.