I pipistrelli delle biblioteche portoghesi di Mafra e Coimbra proteggono i libri dagli insetti

Il pipistrello è un mammifero volante divoratore di insetti che può aiutare l’uomo a mantenere sano l’ambiente. Ogni esemplare, ad esempio, può mangiare anche duemila zanzare per notte. Pochi sanno che i pipistrelli svolazzano anche tra le mura di alcune biblioteche, proprio per mangiare insetti. Accade a Mafra e a Coimbra, in Portogallo, vicino a Lisbona. I curatori delle locali biblioteche lasciano che i pipistrelli “salvino” i volumi dagli insetti che si nutrono di carta, i temuti “pesciolini d’argento”, aiutando a conservare nel tempo il sapere contenuto tra le pagine. I circa 500 piccoli topi volanti ospiti del Palazzo nazionale della biblioteca di Mafra, che misurano appena due centimetri e mezzo di lunghezza, cacciano una grande quantità di insetti ogni notte. Il “prezzo” da pagare per il servizio è quasi irrisorio: gli addetti devono solo ricoprire con speciali teli i tavoli e il mobilio, per evitare che le deiezioni intacchino il legno. Meno costoso dell’ossido di etilene, del metilbromuro o delle radiazioni gamma, normalmente utilizzati per lo stesso scopo. Di giorno, invece, i pipistrelli vivono nei numerosi anfratti dell’edificio barocco che ospita circa 40mila libri, alcuni vecchi di più di 500 anni. Nessuno sa esattamente da quanto tempo i pipistrelli svolgano questa mansione, forse già dal 1711, data di edificazione del palazzo della biblioteca nazionale di Mafra, regalo di Re Giovanni V. Colonie di pipistrelli sono attive anche nella biblioteca Joanina di Coimbra (nella foto sotto).

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